La guardia di finanza oscura 4 siti web per contraffazione

Sequestrati 3,6 milioni di prodotti falsi o non certificati La tutela del made in Italy è il tema del calendario storico

Ilaria Purassanta

Vendevano online orologi, calzature e capi di abbigliamento, repliche di originali griffati. I quattro siti web che proponevano la merce contraffatta sono stati oscurati dalle Fiamme gialle di Pordenone il mese scorso.

Nell’ambito di un’operazione coordinata dall’Europol, la guardia di finanza, agli ordini del comandante provinciale Davide Cardia, ha individuato i quattro portali con server in Italia, ha ottenuto dalla procura il sequestro preventivo dei siti e li ha chiusi.

I finanzieri del gruppo di Pordenone hanno sequestrato quest’anno 3 milioni 653 mila 156 prodotti, contraffatti o privi dei requisiti di sicurezza. In questi ambiti la Finanza ha effettuato 49 controlli, denunciato 13 soggetti, segnalato 8 venditori per violazioni amministrative.

Cardia ha sottolineato come la contraffazione non affligga solo la moda, ma anche l’arredamento, l’alimentare e l’automazione e abbia diramazioni importanti, dallo sfruttamento della manodopera all’immigrazione illegale, dal contrabbando di merci scadenti al riciclaggio dei proventi illeciti. È un reato transnazionale, la cui filiera spesso si trova all’estero, non nasce e muore in Italia.

La tutela del made in Italy, «simbolo che raccoglie l’eccellenza del sistema paese» è uno degli obiettivi della guardia di finanza, per salvaguardare l’economia sana, che vive di creatività e genera un indotto tale da essere la locomotiva del nostro paese.

Proprio al made in Italy è dedicato il calendario storico 2023 della Guardia di finanza. Il celebre stilista Giorgio Armani ha creato la copertina e il paginone centrale. Il calendario ripercorre l’impegno assunto nei confronti della collettività dalle Fiamme gialle con le tutte le specialità del corpo, dai baschi verdi alla polizia del mare: digital economy, agroalimentare, patrimonio culturale, innovazione... Pordenone, come ha evidenziato il colonnello Cardia, è «un territorio creativo, con un indotto importante», dove la contraffazione non ha preso piede, a conferma della serietà delle imprese e dell’efficacia del sistema di prevenzione messo in atto da Finanza e istituzioni. Il monitoraggio continuerà, sulle strade nei mercati e online, dove «finiscono tanti prodotti spacciati come replica ma in realtà contraffatti al 100%».

Anche chi acquista un prodotto sapendo che è taroccato, è passibile di sanzioni. Ma penalizzare il consumatore, in un momento economico così difficile, non è la strategia migliore, secondo Cardia: bisogna far capire che comprando l’originale si salvaguardano le imprese e il lavoro.

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