La Lega impone la linea dura, ma è braccio di ferro

Il segretario insiste: azzeriamo tutte le candidature. Tra gli uscenti c’è chi ancora spera di restare in corsa
Reana 07 Gennaio 2013 lega nord Copright Petrussi press Turco
Reana 07 Gennaio 2013 lega nord Copright Petrussi press Turco

UDINE. Si è giocata fino alla tarda serata di ieri la partita delle liste della Lega Nord in vista delle elezioni regionali. Ma alla fine pare abbia prevalso la linea del rinnovamento, e del “fuori tutti” i consiglieri uscenti. La conferma si avrà soltanto questa mattina, quando il segretario del Fvg Matteo Piasente depositerà le liste. Non dovrebbero esserci sorprese di sorta, e quindi restano esclusi Danilo Narduzzi, Ugo De Mattia, Mara Piccin, Maurizio Franz, Claudio Violino, Enore Picco e Federico Razzini.

Diverso il discorso per l’assessore uscente Federica Seganti, che dovrebbe essere della partita, grazie soprattutto al fatto di essere esterna al Consiglio e quindi estranea allo scandalo rimborsi. Proprio l’inchiesta sull’utilizzo improprio dei fondi a disposizione dei gruppi ha convinto il segretario Piasente (anche con l’appoggio di Roberto Maroni) a presentare liste pulite, senza indagati o coinvolti nell’indagine della Corte dei Conti e della Procura di Trieste.

«Dal mio punto di vista – si è limitato a dire Piasente – è la lista migliore che si potesse fare». Una scelta condivisa da buona parte dei militanti e delle circoscrizioni friulane, con le maggiori resistenze che sono arrivate dall’area pordenonese del movimento. L’ultimo ad arrendersi è stato il capogruppo uscente Narduzzi, che fino a ieri, incontrandosi anche con Piasente, ha provato a far prevalere la linea sposata dal direttivo provinciale della Destra Tagliamento. Salvo sorprese dell’ultima ora, come già accennato, in lista non ci saranno né Narduzzi né Piccin.

Meno sofferta l’uscita di scena dei consiglieri friulani, che hanno accettato la decisione del partito senza innescare troppe polemiche (a parte qualche mugugno di Violino). Anche nel corso del vertice tenutosi giovedì sera tra le circoscrizioni della provincia di Udine, non ci sono state grosse obiezioni alla posizione dei vertici della parte friulana del partito: fuori tutti gli uscenti dalla Regione e stop alle ricandidature dopo tre mandati.

Se oggi si sapranno i nomi dei candidati del Carroccio, per conoscere il programma della coalizione di centrodestra che appoggia Renzo Tondo bisognerà attendere fino a lunedì. La conferenza stampa che avrebbe dovuto esserci stamattina, infatti, su richiesta esplicita del presidente della Regione, è slittata a lunedì.

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