LA LETTERA DEL GIORNO Mai mescolare il sacro con il profano

 

Egregio dottor Gervasutti, le volevo chiederle cosa ne pensa dell’esondazione della fiume Gave a Lourdes? È la seconda volta a distanza di soli otto mesi che si ripete questo insolito, lo definisco io, fenomeno e che colpisce in pratica uno dei Santuari mariani più famosi del mondo.

È un segno questo? A mio avviso, ciò che è accaduto alla Grotta di Massabielle potrebbe rappresentare un segno perché esso avviene in un paese, la Francia, dove negli ultimi anni, e forse decenni, sono entrate in vigore delle leggi e norme contrarie ai valori non solo cristiani ma di fatto contrari all’ordine naturale voluto da Dio. È un affronto ai comandamenti di Dio l’ultimo, per esempio provvedimento legislativo che il Governoha adottato e cioè il permettere il matrimonio tra omosessuali . Dice la Sacra Scrittura: «A immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (Gen. 1,27). Inoltre «L'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne» (Gen. 2,24). Solo l'uomo e la donna, che si uniscono in matrimonio, riflettono l'immagine di Dio e sono in qualche modo “rivelazione” del suo amore.La Francia è una terra che ha beneficiato di innumerevoli favori celesti; basti pensare alla Devozione al Sacro Cuore di Gesù sorta attraverso le esperienze soprannaturali della Santa Margherita Maria Alacoque con Nostro Signore, alle apparizioni a Santa Bernadette a Lourdes, a quelle di Pontmain, a Laus, a La Salette, ai tanti mistici e sante francesi come Marta Robin, Santa Teresa di Lisieux, Santa Giovanna d’Arco. Donne queste semplici ma che hanno fatto grande la Francia con la loro fede. Sembra quasi che l’acqua esondata all’interno del Santuario e che ha portato con sé detriti e fango voglia significare il fango del peccato insito nei comportamenti umani che deturpano la bellezza e la purezza non solo della Grotta di Massabielle ma della Francia intera.

Esagerato questa interpretazione? Può darsi ma potrebbe anche essere verosimile. Siamo come sul Titanic, tutti balliamo e ci divertiamo cercando una libertà effimera e un piacere momentaneo e non ci accorgiamo che stiamo sprofondando nelle nostre miserie a scapito delle nostre vite.

Bruno Temil

Tolmezzo

La risposta di Gervasutti

Caro Temil, provo un certo imbarazzo quando devo esprimere opinioni su argomenti di difficile interpretazione, in particolare quando il lettore ha già manifestato la sua, che ovviamente ritiene la più veritiera. Per rispondere al suo quesito, dunque, evito di prendere posizione, anche perché, nel caso specifico, non conosco sufficientemente i termini della situazione.

A Lourdes la famosa grotta di Massabielle, dove nel 1858 - secondo la credenza cattolica - la Madonna apparve a Bernadette e vi fece sgorgare una fonte -, è stata allagata per lo straripamento di un fiume che vi ha depositato fango e detriti. È la seconda volta che ciò accade nel giro di pochi mesi, e il lettore carnico chiede se questo fatto possa essere considerato un castigo divino per le colpe dei francesi. Vuole che sia sincero? Io penso di no. Anzi, da laico quale sono, mi dispiace che si cerchi di mescolare sacro e profano per sorreggere credenze personali di cui ciascuno è libero di utilizzare come crede.

Spero che i cattolici abbiano argomentazioni più solide e realistiche per mantenere alto il valore della loro fede e considerino nel giusto modo ciò che accade nel mondo, per quanto sorprendente o miracoloso possa apparire. Se ogni avversità che incontriamo sulla strada della vita rappresentasse il castigo riservato ai peccatori, credo che a quest’ora il dispensatore avrebbe già esaurita la scorta della sua borsa.

E poi, caro Temil, chi stabilirebbe il rapporto giusto tra le colpe commesse e le pene inflitte?

Pensi un po’ ai duemila morti del Vajont e ai mille del terremoto in Friuli, tanto per rimanere tra noi e vedrà che i conti comunque non tornano.

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