La lottizzazione? Sono serviti 35 anni

Caneva, chiuso l’iter iniziato nel giugno del 1978 per il progetto Stevenà 80. Via libera dal consiglio

CANEVA. Giugno 1978-luglio 2013...: trentacinque anni. È il tempo trascorso tra il primo e l’ultimo atto della lottizzazione in questione.

Era il 7 giugno 1978 quando il consiglio comunale deliberava l’approvazione della lottizzazione convenzionata denominata “Stevenà 80” mentre risale a qualche giorno fa l’atto conclusivo di cessione delle opere di urbanizzazione dai privati al Comune di Caneva. L’atto è stato sottoscritto nella la sede municipale dai lottizzanti e dal segretario comunale, Ricci.

In questi anni la lottizzazione, pur completata, è rimasta priva di collaudo in quanto durante le operazioni tecniche che precedettero lo stesso emerse l’occupazione di aree demaniali coincidenti con l’ex alveo del rio Siliga le cui acque erano state incanalate nella condotta fognaria comunale.

A causa della mancata sdemanializzazione di queste aree fino a poche settimane fa la lottizzazione risultava priva di collaudo e diverse unità al suo interno prive di agibilità. Partendo da questa situazione e con il contributo degli ex-lottizzanti l’amministrazione ha avviato nel 2011 una serie di attività finalizzate alla risoluzione della complessa situazione.

Presi i contatti con l’agenzia del demanio di Udine è stata inoltrata istanza per l’acquisizione delle suddette aree demaniali, avvenuta il 20 dicembre dello scorso anno. Nel frattempo il geometra Minardo, su incarico dagli ex lottizzanti, ha effettuato le verifiche di conformità delle opere al progetto autorizzato consegnando al Comune a giugno una perizia giurata sostitutiva del certificato di regolare esecuzione.

Sulla scorta di questo atto ed in virtù dei sopralluoghi effettuati in loco l’ingegner Calliman, tecnico incaricato dal Comune di Caneva, ha provveduto a redigere nello scorso mese di giugno il certificato di collaudo delle opere di urbanizzazione nonché della viabilità di collegamento della lottizzazione con la SP29 (via Ippolito Nievo) anch’essa sprovvista di collaudo.

Successivamente al collaudo, si è quindi potuto andare in stipula dell’atto di cessione.

È quasi pronta anche una modifica al regolamento edilizio comunale che permetterà di attestare l’agibilità di quegli immobili privi del certificato o per i quali risulti irreperibile la relativa documentazione.

Nel corso della seduta del consiglio comunale di lunedì 22 luglio si è prevista anche l’acquisizione delle aree su cui sorge la scuola materna e l’area verde di Stevenà oggetto di un iter esproprio anch’esso iniziato più di trent’anni fa e mai portato a compimento.

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