La macelleria Vicenzutto inserita nel Golosario tra le 100 migliori botteghe

Prestigioso riconoscimento per l’attività di Fiume Veneto Il negozio è stato aperto nel 1982 dai fratelli Germano e Claudio 

IL PREMIO

MASSIMO PIGHIN

Altro importante riconoscimento, per la macelleria Vicenzutto di Fiume Veneto: la guida Il Golosario 2020 ha inserito l’attività guidata da Germano Vicenzutto fra le cento migliori d’Italia della sua categoria. Il progetto, ideato da Paolo Massobrio, punta a valorizzare le eccellenze del territorio nazionale: una filosofia che Vicenzutto, presente alla cerimonia di premiazione svoltasi a Milano, apprezza particolarmente.

«È stato interessante partecipare al convegno realizzato nell’ambito della premiazione – dice il titolare della macelleria –, durante il quale sono stati affrontati temi a me molto cari, primo dei quali la difesa del territorio attraverso le piccole imprese. Sono rimasto soddisfatto, inoltre, per il fatto di aver conosciuto tanti colleghi che come me da anni si impegnano per offrire ai clienti un prodotto di qualità, basandosi su un concetto spesso abusato, ma poco applicato: la tracciabilità».

Germano Vicenzutto, che ha aperto l’attività a Fiume Veneto il 2 maggio 1982 assieme al fratello Claudio (oggi in pensione), è supportato dalla figlia Anna e dalla moglie Tatiana. Queste le motivazioni del premio. «Gli amanti della carne si troveranno in paradiso in questa macelleria con cucina-gastronomia, dove acquistare tagli freschi di ottima qualità con la frollatura adeguata e tanti piatti pronti da cuocere o già cotti. Fra tanti, nominiamo gli involtini Pordenone, la bistecca degli innamorati e dalla loro cucina le trippe alla casalinga su ricetta di mamma Marcella, arrosti, ragù, lasagne e le sfiziose polpette al sugo. Sul versante dei salumi, il loro cavallo di battaglia è il Sauc, ovvero la bondiola del Pordenonese, che confezionano come idea regalo in un elegante cofanetto, poi petuccia e altri salumi tipici. Sul versante formaggi, non mancano prodotti tipici come il frant, montasio, ma anche caprini locali e formaggi del Sud Italia».

«Nella ricerca del prodotto, nella creazione delle pietanze, nella elaborazione delle proposte, nell’utilizzo degli ingredienti – afferma Vicenzutto –, pensavo che dopo tanti anni di “mestiere” fosse il risultato della tecnica acquisita, della pratica nel fare le cose, della passione per migliorarsi nel tempo, ma non è così. Ho scoperto, e ne sono sempre più convinto, che è la natura a essere la vera protagonista di ogni cosa, pronta a stupirti sempre. L’uomo è solo uno strumento nell’adoperare ciò che lei ci regala in naturalezza e genuinità». —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto