La medicina di gruppo? Ora si è divisa in tre “poli”

sacile
Quattro ambulatori aperti nel centro commerciale Serenissima: i medici di medicina generale Placido Fundarò, Vincenzo D’Amore, Rosa Pezzolla con Francesco Rossetti ricevono seimila pazienti in viale Matteotti dal 15 giugno.
La medicina di gruppo a Sacile si è delocalizzata in tre poli: i due medici Giovanni Buttignol e Giovanni Mussotto sono rimasti al quarto piano del padiglione Meneghini nel presidio ospedaliero in via Ettoreo e il dottor Nazzareno Zoi non ha mai lasciato la sede a Cavolano. «Pazienti soddisfatti della nuova sede in viale Matteotti – sottolinea Placido Fundarò, che è anche consigliere comunale della Lega –. Gli ambulatori sono a piano terra e ci sono parcheggi sufficienti: la nostra scelta ha mantenuto la medicina di gruppo, che è stata delocalizzata».
La tendenza dei medici di famiglia è quella di abbandonare la sede in via Ettoreo dove è rimasto anche un altro gruppo di associati con Antonio Covre, Cristina De Martin, Marco Biscaro, Giovanni Zuccaro mentre Giovanna Tedde è in pensione da qualche mese.
«Credo nella medicina territoriale decentrata – aggiunge Fundarò –. Non c’è nessun business a monte di questa scelta, ma la necessità di trovare un polo ambulatoriale meno caotico per gli utenti».
Nel padiglione Meneghini sono rimasti in piani diversi almeno sei medici di famiglia per oltre novemila pazienti e in città sono 17 i camici bianchi della medicina generale. «Al centro Serenissima ci sono altri due ambulatori vuoti – ancora Fundarò –. Potrebbero essere in seguito occupati da specialisti». Gli ambulatori aggregati nel polo ospedaliero hanno aperto cinque anni fa dando forza al progetto Modello Sacile 2.0 che era decollato nella riforma regionale 2015. Dove il progetto Cup sulle 12 ore non ha mai ottenuto il nulla osta. —
C.B.
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