La Modine rassicura: in salute i nostri stabilimenti in Friuli
POCENIA. «Godono di buona salute gli stabilimenti italiani della Modine, in Friuli a Pocenia, Amaro e San Vito al Tagliamento, sia come portafoglio ordini che come lavoro».A dirlo Laura Puntin,...

POCENIA. «Godono di buona salute gli stabilimenti italiani della Modine, in Friuli a Pocenia, Amaro e San Vito al Tagliamento, sia come portafoglio ordini che come lavoro».
A dirlo Laura Puntin, direttore generale Modine Cis Europe, alla quale si aggiunge Stefano Michelutti, direttore Risorse umane Modine Cis Europa, sottolineando che «nel 2017 sono rientrati tutti i lavori in solidarietà, mentre è stato assunto qualche interinale per far fronte ai picchi di lavoro».
Dunque, nessuna ripercussione per i siti friulani ed europei a seguito della chiusura dello stabilimento produttivo di Koetchach-Mauthen, in Carinzia, annunciato dalla direzione Modine alle rappresentanze sindacali e ai dipendenti. Lo stabilimento carinziano occupa 146 persone sul cui futuro l’azienda si sta confrontando con i sindacati per avviare la social plan (ammortizzatori sociali).
«La decisione di chiusura – spiega Puntin – è stata molto difficile, ma purtroppo inevitabile. Esemplare la reazione del management, delle rappresentanze sindacali e di tutti i lavoratori dopo l’annuncio della chiusura che hanno dimostrato un senso del dovere e della dignità professionale ammirevole».
La direzione Modine ha incontrato il sindaco di Koetchach-Mauthen, Walter Hartlieb, dando disponibilità a successivi incontri con forze politiche austriache e autorità politiche della regione.
Lo stabilimento è stato fondato nel 1977 ed è specializzato nella produzione di scambiatori di calore per diverse applicazioni e mercati.
Nonostante il duro lavoro dei dipendenti e gli sforzi fatti dal management nel corso degli anni per ridimensionare la struttura dei costi, saturare la capacità produttiva in eccesso e mantenere la competitività in un mercato sempre più sfidante, la società ha continuato ad accumulare perdite operative nel corso dell’ultimo quinquennio e a richiedere un continuo sostegno finanziario da parte della casa madre.
(f.a.)
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