«La mostra-evento di Illegio si deve rifare, è un impegno»

Tolmezzo, il sindaco Brollo è amareggiato per l’annullamento e fa una promessa I ristoratori della città: «Ci faceva lavorare e ci dava visibilità. Ne risentiremo»
Illegio 29 maggio 2012.Il presidente Giordio Napolitano in visita in Friuli Venezia Giulia mentre visita la mostra I BAMBINI E IL CIELO. .Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Illegio 29 maggio 2012.Il presidente Giordio Napolitano in visita in Friuli Venezia Giulia mentre visita la mostra I BAMBINI E IL CIELO. .Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

TOLMEZZO. Il sindaco, Francesco Brollo è molto rammaricato per il fatto che la mostra di Illegio salti (non per mancanza di fondi ma per problemi con il Vaticano, come ha spiegato lunedì don Angelo Zanello, presidente del comitato organizzatore) perché essa, sottolinea, «ha un duplice valore: culturale e scientifico e anche economico in termini di ricadute sul commercio e di giro di persone. Su questo secondo punto – dice, sperando che la mostra possa riprendere - c’è l’impegno nostro di offrire in futuro un appoggio per aumentare al massimo l’integrazione con la realtà tolmezzina».

A Illegio pesa che la celebre mostra non si faccia. Al ristorante Miramonti spiegano di averlo appreso dai giornali. La rassegna, assicurano, era un grande evento per tutto il paese e creava lavoro. «Dopo aver visitato la mostra – spiegano – i visitatori venivano qui. Con tutto il movimento che portava, ci aveva fatto conoscere. C’era gente che tornava ogni anno. In dieci anni c’eran sempre gli stessi gruppi. Chiamano anche adesso». In città secondo alcuni ristoratori la mostra un po’ di giro lo creava. All’albergo ristorante La Rosa, che pubblicizzava l’evento tra i suoi clienti, l’evento viene definito come un qualcosa che «impreziosiva ciò che abbiamo da offrire» e la sua assenza ora si nota. Al Benvenuto, forse anche perché chiude la domenica, fanno notare, non si ricordano grandi flussi di persone al ristorante grazie alla mostra, giusto qualche visitatore: l’impressione qui è che le corriere si fermassero a Illegio o altrove. La pensano così anche in altri locali. Secondo Bruno Bearzi di Confcommercio perdere la mostra è «dal punto di vista culturale una brutta notizia perchè dava lustro alla nostra zona. Quanto, invece, possa incidere sul commercio – aggiunge - sinceramente non lo so: perchè veniva visitata in giornata, magari qualche ristoratore lavorava, ma grandi ricadute sul commercio non c’erano». Per Bearzi sarebbe stato diverso se si fosse creata una rete tra la mostra e altre realtà, come il museo carnico o quello di Zuglio. Con più attrazioni più facilmente si sceglie di pernottare. Per Bearzi l’evento si poteva valorizzare meglio, facendo partecipare di più la gente e gli operatori del territorio «magari impegnandoci noi un po’ di più e anche gli organizzatori. Resta il rammarico da parte nostra di non essere riusciti a creare la giusta sinergia con gli organizzatori».

Tanja Ariis

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