La nuova scuola di musica fa tremare la Pietro Edo

Lo strappo era già sulla carta, da domani, con l’inizio dei corsi, diventerà operativo. E darà la misura di quanto la scuola di musica Città di Pordenone avrà tolto, in termini di forza didattica e di numero di iscritti, alla Pietro Edo. Il tutto affonda le radici nello scontro per la guida della Propordenone, sotto la cui egida opera la Pietro Edo, tra Luciano Forte e Giuseppe Pedicini. Una volta che quest’ultimo ha scalzato dalla presidenza Forte, è venuto meno anche il metodo instaurato nella scuola di musica, non più basato sul rapporto diretto insegnante-allievo. L’organizzazione introdotta era simile a quella di una vera e propria scuola, con orari da rispettare, assenze da giustificare, saggi, consigli di istituto. «Pedicini – sostiene Forte – non ha mai capito, o voluto capire, come la scuola era stata trasformata».
Tra il nuovo vertice della Pro e i direttori artistici della Edo Lucia Grizzo e Massimo Mascherini non ci sarebbe stata identità di vedute, tanto è vero che i due tra aprile e maggio scorsi hanno cominciato a pensare alla costituzione di una nuova scuola, contattando lo stesso Forte per diventarne presidente. «Ma sarebbe sembrato un nuovo “duello” Forte-Pedicini e così ho risposto – afferma – che non era il caso». A giugno dalla Pro sarebbe partito l’invito a rinnovare il contratto ad alcuni insegnanti, mentre altri non sarebbero stati contattati. Ecco allora che, davanti al notaio Gaspare Gerardi, si è proceduto alla costituzione in cooperativa sociale onlus della scuola di musica Città di Pordenone. «E proprio in quell’occasione sono stato nuovamente contattato – precisa Forte –. Mi hanno detto che avrebbe fatto loro piacere che ci fossi anch’io tra i fondatori. Ho accettato perché reputo importante mantenere unito quel valido gruppo di docenti». La presidenza è stata affidata a Marco Lagni.
Nella nuova realtà, con Grizzo e Mascherini sempre nel ruolo di direttori artistici, sono confluiti quasi tutti i 18 insegnanti che hanno lasciato la Pietro Edo, e con loro i circa duecento allievi. Un esodo che ha svuotato la scuola di musica della Propordenone, ma che non abbatte Pedicini. «Facciano pure – il suo commento raccolto ieri durante la seduta del consiglio comunale –. La Pietro Edo va avanti come sempre. Storie così ne ha già vissute in passato ed è ancora qua. I nostri corsi sono già ricominciati e proseguiranno». La presentazione della nuova scuola a una settantina di genitori è avvenuta ieri nei locali di via Poffabro di proprietà della Provincia che ne ospitano la sede e che in passato erano affidati alla Pietro Edo, ora relegata in un paio di stanze dello stesso fabbricato dopo che la richiesta di rinnovo della locazione è arrivata in ritardo. Adesso le due istituzioni saranno costrette a convivere – e non sarà semplice – sotto lo stesso tetto.(t.z.)
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