La parola ad Attilio, il testimonial di Morgera: «Fin da piccolo aveva un piglio grillino»

UDINE. Giudizioso fin da bambino. «Mio nipote? È un Cinque Stelle ante litteram». Era piccolo Alessandro Fraleoni Morgera «ma già allora si impuntava sulle cose che per lui erano giuste da fare». Sorride lo zio materno Attilio Fraleoni, 71 anni, romano, ex gioielliere in pensione. Sorride ricordando quel nipote «così bravo e studioso, così educato che pareva finto». Quel nipote che da Bologna, città dove si era trasferito con i suoi genitori, lo veniva a trovare nella casa di famiglia a Tarquinia. E con cui oggi ama parlare di politica. Lo zio, uomo «molto deluso» di sinistra, il nipote candidato in Fvg per il Movimento Cinque Stelle. «Alessandro crede fortemente nelle sue idee – racconta – è pieno di ideali e di passione. Diciamo che chi mette in dubbio le proprio idee fra i due sono io, se lui è convinto di una cosa difficilmente cambia posizione, anzi, lo ammetto, quasi mai. Lui poi, secondo me, ha una formazione di centrodestra rispetto a certi temi e quindi è ovvio che il confronto a volte è bello acceso».
Lo chiama spesso al telefono Alessandro. «Sì per avere un consiglio – dice zio Attilio –. Forse per questo mi ha scelto come testimonial, sono un po’ il punto di riferimento della nostra famiglia. Siamo una tribù numerosa e anche molto unita. Io sono stato padrino di battesimo di Alessandro e il nostro rapporto è da sempre stato buono». L’ha chiamato anche per dargli la notizia della sua candidatura in regione. «Sì, me l’ha detto al telefono – aggiunge – ed era molto contento ed emozionato per questa grande opportunità». «Io un po’ meno» aggiunge scherzando ma non troppo. «Perché – precisa – Alessandro è un idealista, forse troppo, è davvero pieno di speranze e di grandi e importanti progetti. Purtroppo in politica non è tutto così bello, anzi. Sono pochi quelli animati da questi ideali. Sicuramente per lui sarà comunque una bella esperienza».
Alessandro studioso, cauto nei giudizi, attivo nel sociale e appassionato di arti marziali «che considera come una disciplina e una vera filosofia di vita». E poi, eccola la sua più grande passione la politica. «Il Movimento Cinque Stelle l’ha davvero conquistato».
«Purtroppo ci vediamo poco – afferma – da quando si è trasferito a Trieste ancora meno, anche se lui ci viene sempre a trovare se partecipiamo per esempio a qualche fiera in Veneto». A Trieste è arrivato nel 2008, dopo essersi sposato con Cristina Bertoni. «Si erano conosciuti a Londra – ricorda –. Adesso è papà di due bambine con cui è davvero fenomenale».
Il dibattito politico, insomma, si gioca in casa Fraleoni. «Sì abbiamo idee diverse – confida lo zio Attilio –, siamo d’accordo solo quando si tratta della necessità di avere finalmente in Parlamento dei politici onesti e sui diritti fondamentali delle persone». Ci dica un pregio e un difetto di Alessandro, gli chiediamo. «Il pregio è sicuramente la sua onestà – risponde –, il difetto forse è che dovrebbe essere un po’ meno impostato e qualche volta dovrebbe mettere in dubbio le sue idee». Da testimonial, per zio Attilio «Alessandro sarebbe davvero un buon governatore per il Friuli Venezia Giulia. Sì, ne sono convinto. Perché è una persona onesta. Perché potrebbe portare una ventata di cambiamento».
Lo aggiorna al telefono Alessandro. E continua a chiedergli consigli. A lui che è il punto di riferimento della famiglia. «Nonostante la distanza – conclude Attilio Fraleoni – ci sentiamo spesso e ci vogliamo bene. Siamo molto uniti. E non posso far altro che augurargli il meglio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto