La perizia sui danni in piscina: «Colpa riconducibile all’usura»

LATISANA
La vasca della piscina di Latisana ha subito un deterioramento riconducibile all’usura. Lo scrive il tecnico del Tribunale nella bozza di perizia depositata lo scorso 7 ottobre. E da oggi il Comune di Latisana parte con i lavori di risanamento. Una decisione che di fatto sancisce una rinuncia a mettere in discussione la perizia, perché l’avvio dei lavori pregiudica la possibilità di qualsiasi ulteriore sopralluogo, congelando lo stato delle cose in quelle parole scritte dal tecnico, che per non tralasciare nessuna ipotesi, ha perfino proceduto con il carotaggio di un muro per ispezionare un vano sottostante la vasca della piscina.
«La causa del sollevamento del rivestimento del fondo della piscina comunale di Latisana – scrive il Ctu al termine di una lunga disamina successiva all’ennesimo sopralluogo compiuto a inizio mese – è dovuta al deterioramento per vetustà della sigillatura eseguita durante l’intervento del 1997 per la realizzazione della pavimentazione».
A questo punto l’unico dato positivo della vicenda è legato all’avvio (da oggi) dei lavori di sistemazione, che in 60 giorni dovrebbero essere completati e la piscina, chiusa dall’agosto del 2017, potrebbe anche riaprire. Resta da capire come proseguirà da qui in avanti la vertenza fra il gestore (che nel frattempo si è visto costretto a ricollocare e purtroppo licenziare il personale che operava nella struttura di Latisana) e il Comune.
«È importante evidenziare – commenta il sindaco di Latisana Daniele Galizio che preferisce non entrare nel merito della vertenza giudiziaria e parlare solo dell’intervento – come oltre al ripristino della pavimentazione della vasca principale, i lavori che abbiamo pianificato sono di tipo migliorativo. Non si tratta semplicemente di rendere agibile la piscina, ma di offrire alla comunità una struttura ottimizzata e potenziata, più funzionale e adeguata alle diverse esigenze».
La bozza di transazione depositata dieci giorni fa dal tecnico del Tribunale, dalle cui conclusioni emerge come unico colpevole del distacco delle piastrelle dal fondo della vasca “il tempo”, escludendo quindi responsabilità in capo al gestore della piscina, pone ora il Comune di Latisana davanti a una scelta nei confronti della causa intentata contro il Centro Nuoto e all’opportunità di cercare quell’accordo che finora, in attesa delle valutazioni del tecnico del Tribunale, ha escluso. Il rischio concreto per il Comune di Latisana è quello di doversi trovare a liquidare le spese tecniche e legali di tutte le parti in causa e soprattutto un risarcimento danni al Centro Nuoto che adesso pare abbia ipotizzato una prima stima vicina al mezzo milione di euro. –
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