La pillola del giorno dopo spopola fra le adolescenti

In ospedale richieste anche da quattordicenni. Una donna su due è recidiva. Il picco delle domande al personale sanitario si registra durante i weekend

PORDENONE. La chiamano “pillola del giorno dopo” o “piano B”, un farmaco utilizzato come contraccettivo d’emergenza per prevenire il verificarsi di una gravidanza che richiede di essere assunto entro 72 ore dopo il rapporto sessuale di fronte a una situazione in cui la forma originaria di contraccezione è fallita (ad esempio, si è rotto il preservativo o l’assunzione della pillola non è stata osservata correttamente) o quando non è stato utilizzato un contraccettivo. Ma i suoi soprannomi in gergo sono molti.

La prima notizia è che dopo dieci anni dalla sua introduzione, il numero delle donne che l’adopera è rimasto pressappoco lo stesso. Forse una sorpresa per chi pensa che le pratiche anticoncezionali oggi, siano ormai una conquista consolidata. La seconda notizia è che il picco delle utilizzatrici, sono le ragazze dai 16 ai 20 anni ma anche molte quattordicenni.

Un’altra incrinatura nelle certezze legate alla sessualità: le nuove generazioni sanno di tutto e di più in tema di anticoncezionali? Sbagliato. E la terza notizia, quella che forse appare di nicchia ma che in realtà porta con sé un significato importante, è che 1 donna su 4 è recidiva, ovvero, chiede per la seconda o la terza volto il farmaco utilizzandolo non come piano di emergenza, ma quasi come un sistema anticoncezionale.

La pillola del giorno dopo (Pgd) è un farmaco in genere, prescritto dai medici del reparto di ginecologia delle struttura ospedaliera ma altrettanto dal pronto soccorso, dal consultorio o dalla guardia medica così altrettanto, dal medico di famiglia. Di solito – come ha spiegato il dottor Michele Vanin, ginecologo del reparto di ostetricia e ginecologia degli ospedali riuniti di Pordenone, il numero delle richieste aumenta nel fine settimana, durante periodi estivi e le vacanze.

Il principio attivo oggi maggiormente utilizzato è un concentrato progestinico, una sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata però in un dosaggio 10-15 volte maggiore rispetto al dosaggio giornaliero. Gli effetti collaterali del farmaco, oggi, sono limitati ma ciò che conta è l’assunzione entro le 72 ore dal rapporto sessuale “non coperto”. L’efficacia del farmaco infatti, è del 70% se presa subito tuttavia - come ha sottolineato il dottor Vanin - se il successivo ciclo mestruale non compare regolarmente, è opportuno eseguire un test di gravidanza.

La pillola del giorno dopo non va confusa con il farmaco per l’interruzione volontaria di gravidanza noto come RU-486, dal quale si differenzia per principi attivi, tempi di assunzione e meccanismi di azione. Tuttavia, la prescrizione del farmaco divide ancor oggi la schiera dei medici fra obiettori e non, esattamente come nel caso dell’aborto. In realtà, la pillola del giorno dopo agisce bloccando l’ovulazione o impedendo l’impianto dell’ovulo fecondato (in questo secondo meccanismo d’azione paragonabile a quello della spirale).

Pur essendo un “codice bianco” nell’ambito del pronto soccorso, la prescrizione della pillola del giorno dopo rappresenta una prestazione d’urgenza perché eventuali ritardi possono correlarsi ad un maggior rischio di gravidanza indesiderata. Ma alla paziente può capitare di imbattersi in un medico “obiettore” proprio mentre il fattore tempo è decisivo. In quel caso il medico deve fornire tutte le indicazioni alla paziente sul dove recarsi per avere la prescrizione della terapia. Una seconda problematica è costituita dalle pazienti minorenni. Non sono rari infatti, i casi in cui arrivino al Pronto Soccorso giovani dai 14 ai 16 anni.

Nei presidi sanitari e nei consultori, la pillola del giorno dopo è prescrivibile anche a minorenni, considerate dalla legge 194/78 “sessualmente emancipate” dal momento del compimento del sedicesimo anno di età e in questo, caso rientrano anche le più giovani più per una pratica consolidata che per effetto di una risposta concreta offerta da una legislazione specifica.

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