La polizia locale di Gradisca da rafforzare con un agente

Luigi Murciano / Gradisca
Rafforzamento degli organici di Polizia Locale, il Comune di Gradisca ci riprova. L’ente guidato dal sindaco Linda Tomasinsig ha indetto una nuova procedura di mobilità esterna nell’ambito del comparto del pubblico impiego per la copertura di un posto di ispettore a tempo pieno ed indeterminato nell’ambito dell’Area Vigilanza e Custodia. I candidati interessati in forza ad altri comuni avranno tempo sino al 20 luglio per presentare la propria istanza.
Gradisca ha attivato la procedura di mobilità per riportare a cinque il numero di agenti di Polizia Locale (anche se in realtà il fabbisogno teorico sarebbe addirittura di sei: un agente ogni mille abitanti). Dopo avere rimpiazzato l’ispettore Roberto Bresciani, giunto al pensionamento, con l’arrivo da Romans d’Isonzo dell’assistente Mauro Urban, l’ente guidato dal sindaco Linda Tomasinsig contava di riportare a regime il servizio ricorrendo ancora alla procedura di mobilità per sostituire l’ispettore Ugo Troncar, che aveva scelto il trasferimento a Capriva. Ma in questo caso l’iter – pur avendo individuato un vincitore in un agente in servizio a Monfalcone – non era andato a buon fine per la rinuncia dell’interessato a ricoprire l’incarico. Da qui questo nuovo tentativo. Non portasse ad alcuna candidatura, il Comune potrebbe considerare la più laboriosa strada del concorso pubblico.
Quattordici assunzioni nel prossimo triennio - praticamente in tutti i settori - di cui undici, possibilmente, entro il 2021, senza contare il fatto che rimane vacante il posto di segretario comunale: è importante il fabbisogno di personale del Comune di Gradisca d’Isonzo, perlomeno così come è fotografato dal piano assunzioni contenuto nel Dup, il Documento Unico di Programmazione dell’ente. Il turnover di dipendenti a palazzo Torriani continuerà ad essere un tema da qui ai prossimi anni. Fra pensionamenti – tanti: praticamente un’intera generazione sta per raggiungere o ha già raggiunto la quiescenza – e ricorsi alla mobilità interna degli enti locali, il rinnovamento si preannuncia corposo e i sindaci spesso non sanno a che santo votarsi per colmare i vuoti che si vengono a creare. —
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