La Pro si adegua, niente gabbie in piazza
SACILE. Terra bruciata attorno agli animalisti. E’ ufficiale: niente uccelli domenica in piazza del Popolo per la 740ª Sagra dei osei. La notizia, anticipata dal Messaggero Veneto, ha trovato conferma ieri. In mattinata, infatti, la presidente della Pro Sacile Franca Busetto ha riunito il consiglio direttivo che ha ratificato la decisione di spostare da piazza del Popolo l’esposizione nazionale uccelli con il 14º concorso nazionale per canarini, ibridi ed esotici. Gli uccelli saranno allocati in via Garibaldi, viale Lacchin, via Dante, Campo Marzio dando vita a un inedito “girotondo” di canti e colori.
In piazza andranno, invece, gli espositori del mercatino dell’artigianato creativo che faranno compagnia agli animalisti, ospitati, per volere della Questura, nella loggia del municipio. «Siamo i numeri uno della tolleranza – commenta amara la presidente – e abbiamo voluto, una volta di più, dimostrare la nostra disponibilità». Il vicepresidente Giuseppe Bazzo, dal canto suo, mette in evidenza la volontà da parte della Pro loco di evitare pericolosi confronti con gli animalisti in adesione a quanto raccomandato dalla pubblica sicurezza. «Il prossimo anno – sottolinea però il vicepresidente – ne riparliamo perché la piazza è della Sagra e non di altri».
Continua intanto, dentro e fuori Sacile, il dibattito sulla ultracentenaria sagra sacilese. Secondo il Comitato per il bosco urbano questo muro che si è creato tra gli animalisti e la Pro Sacile nuoce alla Sagra dei osei e danneggia pure l’immagine di Sacile. «Ecco allora – spiega Emilio Ditali – che ci permettiamo di fare alcune proposte, fiduciosi che stavolta vengano prese in considerazione magari per la prossima edizione.
Del resto non si tratta certo di una novità visto che in passato sono state avanzate da Antonio Lot e da Civiltà Altolivenza. L’ipotesi, infatti, è quella di trasformare Sacile in una “birdland”, cioè in una terra degli uccelli, con la città trasformata negli arredi, nelle strutture, nella museistica, nelle arti, nelle iniziative in generale, in modo da rendersi caratteristica, originale, punto di riferimento europeo. Una città luogo di incontri e di ritrovo per esperti, studiosi, appassionati, turisti che sappia uscire, adeguandosi alla cultura e alle sensibilità attuali, da una logica paesana e provinciale, diventando il punto di riferimento europeo per gli esperti di ornitologia, ma anche per gli appassionati della natura».
Il tutto, secondo il Comitato per il bosco urbano, dovrà chiaramente essere coordinato nell’ambito di una programmazione annuale che avrà nell’appuntamento agostano il suo apice senza esaurirsi in pochi giorni come avviene attualmente. «Per questo – sottolinea Ditali – si impongono una metodologia e una prassi che non possono prescindere da uno studio specialistico centrato su punti progettuali ben definiti. Al riguardo un punto di riferimento potrebbe essere Bordano e quanto lì fatto relativamente alle farfalle. L’obiettivo finale – è la conclusione – in ogni caso è di fare diventare Sacile la città degli uccelli per tutto l’anno, un’occasione unica da cui ricavare notevoli livelli di economia e progresso».
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