La proposta della Federcalcio: una “App” per entrare nei campi e gestire le presenze

UDINE. L’idea è quella di utilizzare la tecnologia per ridurre al minimo i rischi di contagio oppure, ed è altrettanto importante, facilitare eventuali operazioni di tracciamento nel caso in cui dovesse verificarsi un caso di positività al coronavirus durante un match di calcio dilettanti.
Così la Federcalcio del Friuli Venezia Giulia ieri ha presentato alla Regione – ed esattamente al vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi e all’assessore allo Sport Tiziana Gibelli – la proposta di dotare i propri tesserati, e semplici simpatizzanti, di una particolare “App” attraverso la quale gestire accessi e presenze negli impianti sportivi del territorio.
Il meccanismo, che potrebbe essere ancorato ai dati delle tessere sanitarie anche per facilitare il lavoro dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende del Friuli Venezia Giulia, consentirebbe da una parte di avere sempre la certezza di chi è presentae all’interno di un campo sportivo e, dall’altra, velocizzerebbe pure le operazioni di tracciamento. Un’idea che pare essere stata particolarmente apprezzata da parte di Riccardi.
Volgarmente, infatti, il caso di positività di una persona che, ad esempio, ha assistito nei giorni precedenti al tampone a un match di una squadra dilettantistica del Friuli Venezia Giulia, farebbe scattare le operazioni di contact tracing da parte dell’Azienda di riferimento.
Avere a disposizione un’App, anche per i club, consentirebbe quindi di avere immediata accortezza dei presenti in quella giornata e, quindi, di velocizzare i processi di verifica sulla positività o meno di coloro che sono venuti a contatto con il contagiato dal Covid nel campo sportivo interessato. Una buona proposta, dunque, di cui se ne riparlerà nei prossimi incontri tra Federcalcio e Regione.
Ermes Canciani, numero uno del calcio dilettantistico in Friuli Venezia Giulia, ha infatti spiegato, nel corso dell’incontro di lunedì 12 ottobre, la necessità da parte della Federcalcio non soltanto di ottenere rassicurazioni sul prosieguo dell’attività delle prime squadre – e la “App” si inserisce proprio all’interno di questo ragionamento legato alla sicurezza e alla salute di tutti –, ma anche dei vari settori giovanili che, dall’under 17 in giù, dovrebbero aprire ufficialmente i battenti domenica 25 ottobre.
Riccardi, da parte sua, ha confermato la validità delle misure attualmente adottate per contrastare la diffusione del coronavirus in ambito sportivo, ma ha evidenziato «la necessità di attendere l’emanazione del prossimo Dpcm per valutare se e con quali modalità sarà possibile per le società italiane garantire la prosecuzione delle attività sportive in ambito dilettantistico».
Gibelli, invece, ha ringraziato la Federcalcio per «la disponibilità al dialogo con le istituzioni e il senso di responsabilità dimostrato dall’inizio della pandemia». —
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