La Protezione civile di Tavagnacco "rifà il look" alla cucina: "Niente stoviglie monouso, solo ceramica"

TAVAGNACCO. Prevenire è la loro missione. E della loro missione ne hanno fatto un progetto dedicato al bene dell’ambiente: i volontari della Protezione civile di Tavagnacco hanno abbandonato la plastica monouso e hanno deciso di sostituire le loro stoviglie usa e getta con piatti e posate in ceramica.



«Siamo molto orgogliosi di aver intrapreso questo percorso. Sostenuti dall’amministrazione comunale - spiega Piero Zoratti - abbiamo dato una svolta green alle nostre attività. Tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualche cosa per l'ambiente, per ridurre l'inquinamento, per ridurre i rifiuti per cercare di salvaguardare questo nostro fragile pianeta e il suo ecosistema. Noi volontari del Protezione Civile siamo orgogliosi di annunciare che abbiamo deciso di iniziare un progetto continuo verso una dimensione più ecologica e fatta di esempi concreti".

La svolta per i volontari è arrivata dopo un'esercitazione: il gruppo, una sessantina, ama riuniursi attorno al tavolo dopo le attività comuni. Ecco allora che "ci siamo accorti di quanta plastica consumavamo. Centinaia di piatti e bicchieri, una cosa impensabile".



Così, per dare prima di tutto il buon esempio, gli uomini della Protezione civile hanno deciso di sostituire i piatti, le posate e i bicchieri monouso con quelli in ceramica. "Abbiamo comprato anche una lavastoviglie - continua Piero - cosi da poter riutilizzare le stesse stoviglie. Un investimento che darà i suoi frutti e che a lungo termine ci farà sicuramente risparmiare".

La loro consapevolezza, come detto, nasce soprattutto dall'esperienza. I volontari si ritrovano spesso a ripulire corsi d'acqua da bottiglie di plastica e rifiuti. L'ultimo, per ordine di tempo, è il rio Trasemane.

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