La Regione conferma il Tavolare

CERVIGNANO. Con una recente deliberazione la giunta regionale ha ribadito sia l’individuazione dei sei “storici” Uffici tavolari (Trieste, Monfalcone, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Cervignano e...

CERVIGNANO. Con una recente deliberazione la giunta regionale ha ribadito sia l’individuazione dei sei “storici” Uffici tavolari (Trieste, Monfalcone, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Cervignano e Pontebba) sia dei rispettivi ambiti territoriali di competenza, nei quali vige il cosiddetto sistema catastale tavolare, o catasto tavolare o sistema del libro fondiario (il tedesco Grundbuch) mutuato dall’ Impero austro-ungarico.

Il sistema tavolare è oggi utilizzato solo nelle province di Trieste, Gorizia, Trento e Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine, nel comune vicentino di Pedemonte, in quelli bresciani di Magasa e Valvestino e, infine, in alcune realtà del Bellunese. L’ordinamento tavolare si differenzia da quello “ordinario”, oltre che per le origini storiche, anche per la modalità di conservazione e per il diverso rilievo giuridico delle sue risultanze, aventi efficacia costitutiva, oltre che probatoria, in relazione ai trasferimenti immobiliari.

Il provvedimento regionale attribuisce, nel dettaglio, all’Ufficio tavolare di Cervignano la competenza a conservare i libri fondiari concernenti i 21 comuni catastali di Aiello, Aquileia, Belvedere d’Aquileia, Campolongo al Torre, Cavenzano, Cervignano, Crauglio, Fiumicello, Ioannis, Isola Morosini, Muscoli, Perteole, Pradizzolo, Ruda, San Vito al Torre, Scodovacca, Strassoldo, Tapogliano, Terzo d’Aquileia, Villa Vicentina e Visco.

Giovanni Cinque

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