La Regione premia Ferrari: «Esempio per i giovani»

Lo scienziato “padre” delle nanotecnologie è stato ricevuto da Franz. Vive tra gli Usa e il suo Friuli: anche qui grandi eccellenze in campo medico

UDINE. Un percorso fatto di studi, ma anche di voglia di mettersi in gioco. Il tutto all’insegna dell’internazionalità. Tenendo però le radici ben fisse in Friuli, e soprattutto a Udine. Questo è Mauro Ferrari, considerato il padre della nanomedicina, chiamato a far parte degli FVGworldplayers - i protagonisti del Friuli Venezia Giulia” che ieri ha ricevuto un premio speciale della Regione.

Il tutto è avvenuto nel corso di un incontro col presidente del Consiglio Maurizio Franz che a nome della comunità regionale gli ha donato un mosaico realizzato dagli allievi della scuola Mosaicisti di Spilimbergo, per manifestare, simbolicamente, l’ammirazione per un’avventura professionale e personale straordinaria «costruita attraverso una formazione eterogenea e di eccellenza».

Un riconoscimento attribuito a Ferrari anche per esprimere gratitudine per l’impegno profuso e i risultati raggiunti nella ricerca, in particolare nel trattamento dei tumori.

Mauro Ferrari è infatti il matematico italiano divenuto uno dei massimi esperti mondiali nel campo della nanomedicina, della bioingegneria e delle nanotecnologie biomediche e che con gli studi dei ricercatori da lui guidati sta rivoluzionando la lotta ai tumori.

Presidente e amministratore delegato del Methodist Hospital Research Institute di Houston, uno dei massimi istituti medici e centri di ricerca degli stati Uniti, Ferrari non ha mancato ancora una volta di sottolineare il fortissimo legame con la terra d’origine che, anche grazie alle frequenti collaborazioni scientifiche «che non conoscono barriere», non si è mai interrotto pur vivendo da quasi trent’anni negli Stati Uniti dove si è formato, ha insegnato e costruito la sua carriera.

Il presidente Franz – dal canto suo – ha esortato i giovani a confrontarsi con culture, lingue e realtà diverse per far emergere i propri talenti, qualunque sia poi la loro destinazione finale. Così potranno essere una ricchezza per l’intera collettività, intesa in una prospettiva globale, auspicando anche per l’Italia il maggiore impegno possibile nel campo della ricerca e dell’innovazione: investire su questo terreno - si sono trovati concordi Franz e Ferrari - non è importante soltanto sotto il profilo del cammino scientifico, ma significa investire sul futuro delle generazioni.

Ferrari ha poi avuto parole di sincero e convinto apprezzamento per l’attività di ricerca scientifica che viene sviluppata anche in regione in diverse strutture, come ad esempio il Cro di Aviano, che hanno saputo conseguire risultati di assoluta eccellenza rappresentando la migliore risposta alla fuga di cervelli nostrani verso altri Paesi. All’incontro erano presenti anche Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia medica del Cro di Aviano, Giuseppe Toffoli, Direttore dell’unità di farmacologia clinica e sperimentale al Cro di Aviano, il presidente di Friuli Innovazione Sergio Cecotti, Manuela Croatto, vice presidente nazionale Netval, il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Pietro Pittaro, Moreno Pilosio vice presidente Alef, Dante Del Medico in rappresentanza dell’Unione emigranti sloveni, il direttore dell’Efasce Michele Bernardon.

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