La Regione ridisegna SviluppoImpresa per renderla adatta alla crisi

L'assessore Bini: il testo della legge in Aula a inizio maggio. Pronti per le aziende i primi 37 milioni
L'assessore Sergio Bini
L'assessore Sergio Bini

UDINE. Sergio Bini è pronto a mettere mano a SviluppoImpresa, la legge per le aziende che avrebbe dovuto già essere stata approvata, ma che – causa coronavirus e positività di Igor Gabrovec al tampone – è stata, di fatto, bloccata. L’obiettivo, adesso, è quello di cambiare la norma per renderla più adatta alle esigenze contingenti in modo tale da farla anche incrociare con gli altri strumenti messi in campo dalla Regione e dello Stato.
SviluppoImpresa. 

Il cronoprogramma pensato dalla giunta, e condiviso informalmente con il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, prevede un arrivo del testo (modificato) in Aula per i primi giorni di maggio. Sì, in Aula perché difficilmente una legge di questo tipo potrà essere approvata in via telematica per cui, pur con tutte le accortezze del caso, si sta appunto pensando a una discussione della norma dal vivo.

«Le modifiche che stiamo valutando – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive – si adatteranno alla nuove circostanze sia per favorire ulteriormente l’accesso al credito delle imprese sia per procedere nel cammino della sburocratizzazione. Anzi, è proprio questo l’aspetto che mi sta più a cuore perché dobbiamo approfittare del momento per varare un’opera di maxi-semplificazione generale del sistema-Regione».

Le misure messe in atto.  Nel frattempo Bini ha spiegato che con l’approvazione dell’ultima legge del Friuli Venezia Giulia «sono 37,6 i milioni di euro che la Regione è pronta a erogare già a partire dalla settimana in corso a favore del tessuto economico e produttivo locale» per contrastare la crisi generata dall’attuale emergenza sanitaria. «Il nostro obiettivo – ha spiegato – è quello di rispondere con immediatezza alle necessità delle imprese».

I primi interventi concreti consistono nell’ampliamento e nell’introduzione di specifiche forme di finanziamento agevolato per imprese artigiane, attività produttive, imprese commerciali, turistiche e di servizio (20,6 milioni di euro) e nel potenziamento dei fondi-rischi gestiti dai Confidi regionali (5,5 milioni) cui si aggiungono ulteriori 4 milioni per la riduzione delle commissioni di garanzia praticate.

Con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro, vengono poi implementati gli interventi previsti a livello statale e legati al canone di locazione degli immobili per il mese di marzo: al credito di imposta pari al 60% del canone previsto dallo Stato per gli immobili rientranti nella categoria catastale C/1, la Regione ha previsto un contributo a fondo perduto, pari a un ulteriore 20% dell’affitto, comprendendo, oltre alla C/1, anche le categorie catastali A 10, C 2 e C 3.

Per i canoni di locazione «la concessione avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande – ha specificato Bini – con un automatismo che ci consentirà di procedere con la massima velocità e con l’obiettivo di soddisfare tutte le richieste senza escludere l'eventualità, se fosse necessario, di stanziare ulteriori risorse».

Saranno i Cata e i Catt Fvg i soggetti delegati a svolgere l’attività legata alla concessione dei contributi che è stata organizzata con una procedura informatica semplificata e con tempistiche dedicate: gli esercenti afferenti alla categoria arti e professioni potranno fare domanda il 14 e il 15 aprile, le imprese artigiane dal 16 al 20 aprile, le imprese dei settori ricettivo, turistico e commerciale dal 21 al 27 aprile.
incontro con le banche


Martedì 7 aprile, Bini ha incontrato (virtualmente) Lorenzo Sirch, presidente della Commissione regionale Abi per capire come potersi muovere all’unisono con Stato e sistema bancario. «La Regione – ha spiegato l’assessore – è impegnata a rendere disponibili tutte le misure che potranno far diventare ancora più efficaci in Friuli Venezia Giulia le azioni messe in atto dal Governo centrale. A questo scopo, abbiamo programmato per mercoledì 8 un incontro in videoconferenza con il ministero dello Sviluppo economico nel corso del quale analizzare ogni possibilità di potenziamento della sezione speciale regionale istituita presso il Fondo centrale di garanzia, che prevede un aumento delle garanzie da parte dello Stato».


Durante la videoconferenza, Bini ha anche evidenziato l’impegno profuso dagli istituti di credito del Friuli Venezia Giulia per garantire le attivazioni delle procedure di sospensione dei rientri e dei pagamenti delle rate dei mutui delle imprese così come previsto dal primo decreto legge del Governo e dalla cosiddetta moratoria Abi, operativa già da inizio marzo.

L’assessore ha quindi espresso la necessità di proseguire nel confronto con tutti i portatori di interesse per mettere in atto un’attività collegiale utile a trasformare le misure previste nel decreto governativo in risorse economiche per le aziende.


 

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