La Regione salva l’Aussa Corno
SAN GIORGIO DI NOGARO. In attesa del contributo regionale, salta l’assemblea dei soci del Consorzio Aussa Corno. Ieri mattina avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2013, ma ogni decisione è stata rimandata all’ufficializzazione della concessione del contributo di 300 mila euro che consentirà di portare a pareggio il budget. La Regione “salva” dunque sul filo di lana il Consorzio Ziac, concedendo un contributo per superare l'attuale stato di crisi ed evitando così l’ipotesi commissariamento.
L’assemblea – era presente il 97% dei soci – è stata rinviata ancora prima di iniziare a venerdì 29 marzo. Il presidente dell’Aussa Corno, Tullio Bratta, si è limitato ad esprimere soddisfazione «per il primo positivo passo». A presentare l’emendamento in aula per il contributo al Consorzio Ziac è stato l’assessore Riccardo Riccardi, che su delega del presidente Renzo Tondo, segue la difficile situazione economica dell’ente consortile, «ente – ha detto Riccardi – che per il presidente e per la Regione rappresenta una realtà molto importante. Questo contributo permetterà al Consorzio di superare lo stato di crisi e quindi proseguire l’attività e tutelarne l’operatività».L’emendamento approvato per la concessione dei 300 mila euro, è il primo articolo della legge Omnibus.
Particolarmente soddisfatto il presidente della Provincia Pietro Fontanini : «Il rinvio permetterà, come richiesto da Provincia e Comuni, di rivedere il budget anche alla luce dell’aiuto messo a disposizione dalla Regione». Come era stato evidenziato nei giorni scorsi il piano prevedeva infatti una ricapitalizzazione da parte dei soci in diversa misura per coprire il passivo del Consorzio. «Provincia e Comuni, però – prosegue Fontanini –, ritengono che prima di attuare la ricapitalizzazione, vada rivisto il bilancio di previsione. Secondo gli amministratori locali, non si può dare il via libera a un piano che si chiude in perdita e che equivale dunque a una gestione non proprio perfetta». Va sottolineato come il presidente della Provincia di Udine, socia di maggioranza con il 34%, assieme ai quattro Comuni soci per il 20% complessivo, avevano già fatto mancare il numero legale nella precedente assemblea in cui si doveva votare il budget 2013, proprio perchè in passivo di 375 mila euro.
Ora con la concessione del contributo regionale, il budget potrà essere rivisto e quindi arrivare ad un pareggio di bilancio e all’approvazione dello strumento economico dell’ente consortile. Questo eviterà l’ipotesi di commissariamento del Consorzio Aussa Corno.
L’attuale crisi dell’ente consortile è dovuta alla precaria situazione economica che di fatto ha bloccato la vendita di terreni per nuovi insediamento, che costituiscono una delle maggiori entrate del Consorzio. Anche se in realtà qualche segnale di apertura c’è: ci sono stati degli interessamenti da parte di quattro nuove realtà industriali a insediarsi nella zona industriale di San Giorgio, che ad oggi però non si sono ancora concretizzati.
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