La Regione tentata: controllo dell’80% di Mediocredito

La Finanziaria Mc ha rinnovato il cda: con tre funzionari di Friulia. I dubbi sollevati dalla Lega: prima serve un approfondimento politico

Udine 10-05-2011 medio credito Copyraight Pfp
Udine 10-05-2011 medio credito Copyraight Pfp

UDINE. Il riassetto degli strumenti finanziari del Friuli Venezia Giulia procede: ieri l’assemblea degli azionisti di Finanziaria Mc, la società controllata da Friulia che rappresenta la Regione tra i soci della banca regionale Mediocredito, ha nominato il nuovo Cda. L’obiettivo a lungo termine annunciato la scorsa settimana dal presidente Fvg Renzo Tondo è chiaro: a Friulia il ruolo più finanziario, quello di investimento, a Mediocredito quello di banca regionale, con profili il più non profit possibile. Tradurre tutto ciò in realtà è una sfida delicata. Un po’, alla volta, comunque, emergono i possibili scenari di sviluppo.

La Regione ha fatto sapere di voler crescere in Mediocredito: oggi controlla il 47% delle azioni. L’intenzione – si è saputo ieri in ambienti della Regione – è quella di salire forse fino all’80%. Il tutto senza cacciare i soci più orientati al mercato, banche come Friuladria o Unicredit, ma valorizzando maggiormente, magari attraverso un aumento di capitale comunque impellente, viste le perdite, il ruolo delle fondazioni. Quest’ultime, nella visione politica che ispira il disegno della Regione, sono infatti più vicine al profilo istituzionale, più attente ai territori che rappresentano, e meno concentrate sulla redditività di quanto non siano le banche vere e proprie.

Così, un aumento di capitale non sottoscritto da qualche socio potrebbe rivelarsi lo strumento adatto a uno dei passaggi considerati fondamentali per la rivisitazione della banca regionale targata Tondo. Dopo l’annuncio della nuova strategia, la giunta regionale aveva già deciso di modificare lo statuto di Finanziaria Mc. Ieri l’assemblea ha ratificato la scelta e rinnovato il Cda nominando al posto degli uscenti tre funzionari interni di Friulia.

Giovedì scorso, quando l’esecutivo si era pronunciato su questo passo, i due assessori della Lega si erano astenuti, sostenendo di non sapere nulla della scelta. Negli scorsi giorni era stato il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, nella sua veste di delegato alle politiche economiche del Carroccio, a sollecitare la giunta su un piano industriale. E ieri, ancora, il deputato Fulvio Follegot ha stuzzicato Tondo e l’assessore Sandra Savino sulla «necessità di un dibattito politico per capire gli obiettivi di Mediocredito». La responsabile delle Finanze, però, fa spallucce. Non vuole entrare in polemiche proprio ora. «Il presidente ha già parlato», si limita a evidenziare. Come dire: i particolari tecnici andranno affinati, ma il dado è tratto. La decisione politica è già stata presa.

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