La reliquia fu rubata, ora Tualis potrà riaverla

Comeglians: gesto di una coppia emigrata a Milano a favore della comunità d’origine. Sabato 13 giugno la consegna ufficiale del frammento d’osso di Sant’Antonio

COMEGLIANS. Il paese di Tualis potrà nuovamente venerare una reliquia di Sant’Antonio da Padova. Nella frazione e a Noiaretto in passato si era formata la Confraternita del Santo, devozione legata a una reliquia che era custodita in parrocchia ma trafugata da ignoti nel corso degli anni.

La venerazione per il santo non è però mai scemata: in un documento la confraternita chiedeva che si celebrasse ogni martedì una messa a ricordo dei soci defunti, funzione che ancora oggi è celebrata dal parroco don Guido Mizza. Il nonzolo Benito Di Piazza, scomparso nei mesi scorsi, aveva accennato alla sparizione ad alcuni "tualotti" emigrati a Milano, Maddalena Danelutti e Romano Gracco, che con il supporto della figlia Romana hanno deciso di fare qualcosa.

Ottenuta una lettera dal parroco in cui si spiegava l’attaccamento secolare al santo di Padova e la sparizione della reliquia, Romana ha contattato il custode delle SS. reliquie della diocesi di Milano, don Giordano Ronchi, che ha preso a cuore la vicenda e ha consegnato a Romana una nuova reliquia: un frammento di un osso in cambio di una donazione volontaria da parte della famiglia Gracco.

«I miei genitori - racconta Romana - mi raccontavano sempre che in passato la reliquia del santo, alla fine della messa del 13 giugno, era offerta al bacio dei fedeli.

Una circostanza molto commovente». Da qui l’idea di farsi parte attiva al fine di riconsegnare alla collettività di Tualis, dove la famiglia Gracco, i genitori in particolare, ormai pensionati, trascorrono gran parte delle loro vacanze, una reliquia di Sant’Antonio per rinnovare la secolare tradizione.

La reliquia è già giunta a Tualis quando Romano e Maddalena sono giunti nel paese per le vacanze estive, ma sarà consegnata ufficialmente alla venerazione dei fedeli nella data in cui da sempre si omaggiava il santo: «Il 13 giugno la nuova reliquia sarà presentata alla comunità - racconta Romana- da parte mia ma soprattutto dei miei genitori, che hanno vissuto personalmente le vicissitudini della reliquia rubata».

« Non nascondo- termina Romana- che quando mi è stata consegnata ho provato una grande commozione».

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