La Resistenza tra Gemona, Artegna e Venzone

“Percorsi della memoria” l’accurata ricerca storica di Pieri Stefanutti e ispirata dalla sezione Anpi
Di Mario Blasoni

MARIO BLASONI. Anche la zona del Gemonese (comuni di Gemona, Venzone e Trasaghis) ha i suoi “Percorsi della memoria”: grandi e piccole vicende della lotta di liberazione. Sono emersi dalla accurata ricerca storica effettuata nei tre comuni e coordinata da Pieri Stefanutti, un genius loci che in questi ultimi anni, si è messo in luce per diversi lavori pubblicati.

Se pensiamo che a Venzone il 30 novembre 1945 è stato brutalmente assassinato da un ufficiale tedesco il parroco monsignor Faustino Lucardi, che il 2 maggio 1945 ad Avasinis venne compiuto il più grave eccidio di matrice tedesca: nel paese preso d'assalto dalle SS morirono cinquantuno persone tra le quali molti bambini. E nel Gemonese c'è stato uno stillicidio di giovani partigiani caduti in combattimento o vittime di agguati.

L'iniziativa di questa ricostruzione di fatti finora trascurati è dovuta alle sezioni Anpi di Gemona-Venzone e Val del Lago (Trasaghis e Bordano). Nel libro di Stefanutti (che sarà presentato sabato 27 febbraio nelle scuole ex elementari di Trasaghis alle 16) i percorsi della memoria avvengono tra monumenti, cippi, lapidi e testimonianze materiali capaci di far rivivere le vicende della Resistenza.

Insegnante, classe 1955, è impegnato da anni in un lavoro di ricerca sulle caratteristiche storico-culturali del territorio della Valle del Lago, cioè dei comuni di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis. Si è diplomato nel '74 all'istituto magistrale Marchi di Tolmezzo e ha insegnato in diverse scuole elementari dell'Alto Friuli, soprattutto a Bordano (dal 1981 al 2000) e a Trasaghis (dal 2000 a oggi). Scrive sulle riviste della Società Filologica Ce fastu e Sot la nape. Tra i suoi lavori più apprezzati “Timp di vuere” (1999), “Avasinis 1940-1945” (1996 e 2015) “Memorie di un esodo” (2003) e “Il puint di Braulins” (2007). Importanti, nel suo curriculum editoriale, anche dei libri “Novocerkassk e dintorni. L'occupazione cosacca nella Valle del Lago” (1995), “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis” (2005) e “La vita di monsignor Ridolfi” (2009).

Stefanutti ha sempre cercato di ricostruire la storia della Valle del Lago, forse proprio partendo da quella scarna annotazione di don Giuseppe Marchetti che, riflettendo sulla mancanza di studi approfonditi sul territorio, definiva amaramente quei paesi «Borgate quasi senza storia». «Ho cercato di dare un contributo – dice Stefanutti – a far superare questa condizione e i risultati sono arrivati, soprattutto negli anni del dopo-terremoto: diverse ricerche, condotte in buona parte da studiosi locali, confluite in decine di libri fanno oggi dei Comuni di Bordano, Cavazzo e Trasaghis una delle zone maggiormente indagate in Friuli».

Da poco è uscito il volume “Avasinis 1944-1945”, che porta nuovi elementi alla definizione del contesto della strage nazifascista del 2 maggio '45.

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