La rivincita di Giada, diploma a pieni voti

I numeri misurano le cose: 100 centesimi sul diploma 2013 di Giada Rossi danno lo spessore di una vittoria. Nella vita, nel liceo Leopardi-Majorana e sulla sfortuna. Quella di una liceale che, per l’impatto choc con l’acqua nella piscina di casa, il 2 agosto 2008, si era fratturata la sesta vertebra cervicale. Cinque anni fa, la vita è cambiata, per Giada Rossi, allora matricola del liceo di piazza Maestri del lavoro.
La corsa disperata da Zoppola all’ospedale di Udine, i ferri del chirurgo e la lunga riabilitazione nell’istituto Gervasutta di Udine sono il flash back di una brutta estate. La cronaca era stata interrotta a fine agosto: «Serve tempo». Lo aveva detto l’equipe degli specialisti del nosocomio udinese.
A 14 anni, il tempo di solito corre veloce, tra scuola, amici, sport. Per Giada, le lancette rischiavano di rimanere bloccate nel reparto di terapia. «Il 2 settembre 2008 volevamo ritirare Giada dal primo anno del liceo Leopardi-Majorana – hanno riferito i genitori Mara e Andrea Rossi –. “Non se parla assolutamente, ci attiviamo subito per creare una scuola in ospedale”: è stata questa la risposta che ci aveva dato il dirigente Sergio Chiarotto. Con un gran bel regalo, il 15 settembre 2008, primo giorno di scuola. Era andato con la docente Marta all’ospedale da Giada e le ha detto “oggi si fa lezione anche per te”. Tutti i sabati, da metà settembre in poi, Giada aveva fatto scuola in ospedale».
Dalle 14 alle 18 lezioni in camera di latino, matematica, italiano, storia e psicologia, con docenti volontari e pendolari Pordenone-Udine. Le compagne della classe prima B avevano cominciato i lavori di gruppo. Il computer è stato il banco di scuola. «Giada ha cancellato da anni dal vocabolario on line una parola – ha testimoniato la caparbietà la mamma Mara –: bocciata».
E’ tosta e determinata, Giada. Lezioni al Gervasutta, e-learning sulla piattaforma della scuola in reparto e una mobilitazione corale per farle scuola. «Per una famiglia, avere la scuola così vicina è stato un problema in meno – è il bilancio dopo il periodo di emergenza, per Mara e Andrea Rossi –. Vuole dire tanto, in una situazione in cui tutto è esagerato: la scuola è stata una risorsa importante, per noi e per Giada».
Cinque anni dopo: 100 centesimi incassati all’esame di Stato. Un numero che è una vittoria: per Giada, per il super liceo e per una classe molto speciale.
Chiara Benotti
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