La Sacile-Gemona tra le ferrovie dismesse

SACILE. La Sacile-Gemona è inserita tra le ferrovie abbandonate. Nel database web delle ferrovie italiane non più utilizzate, tra migliaia di chilometri di binari dismessi.
«Si tratta di un patrimonio importante, fatto di sedimi continui che si snodano nel territorio e collegano città, borghi e villaggi rurali, di opere d’arte (ponti, viadotti), di stazioni e di caselli che giacciono per gran parte in balia dei vandali o della natura che piano piano se ne riappropria – lo segnalano sul sito delle strade ferrate friulane alcuni attivisti che rivogliono il trenino della Sacile–Gemona –. Un patrimonio da tutelare e salvare nella sua integrità, trasformandolo in percorsi verdi per la riscoperta del territorio.
Oppure ripristinando il servizio ferroviario con connotati diversi, più legati a una fruizione ambientale e dei luoghi».
Sacile ha perso due anni fa il trenino che correva su 74 chilometri di binari verso Pinzano-Gemona. La banca dati web delle ferrovie abbandonate mette in archivio anche un’altra perdita: la Sacile-Sant’Andrea Vittorio Veneto che nel 1919 ha chiuso 17 chilometri. Poche tracce residuali verso la stazione veneta, invece la Sacile-Gemona è il set delle memorie in foto di Lucio Tomasella e altri reporter: quelli che si interrogano sul futuro di traversine e binari.
«Sacile-Gemona: la natura vince». Tomasella posta gli scatti online e il progetto ciclabile è condiviso da tanti sacilesi. «Con una bella gettata di cemento a carico di ogni Comune o offerte di qualche privato potrebbe diventare una ciclabile – ha proposto Luca nel dibattito online –. Per sviluppare il territorio a livello turistico». Sergio sfoga la delusione. «E’ una vergogna che non si faccia niente per riattivare la linea». Mario Della Libera va giù duro.
«E' desolante vedere questi binari abbandonati – rileva la causa Della Libera nei social network –. Questo è dovuto ai pochi passeggeri che hanno usato il treno senza coprire le spese di gestione: potrebbe essere trasformata in una strada».
La ferrovia attraversa zone industriali e rurali: il trasporto su rotaia è meno inquinante di quello su gomma. «Il primo agosto è ripresa la circolazione dei treni fra Belluno e Calalzo di Cadore», ricordano nel sito di strade ferrate Fvg. (c.b.)
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