La sagra delle rane rianima via Grazzano

Tanta gente, ma pochi incassi alla tradizionale festa del borgo di Udine. Centro città affollato anche per shopping days
Udine 10 Maggio 2015 feste delle rane Copyright Petrussi Foto Press - Massimo Turco
Udine 10 Maggio 2015 feste delle rane Copyright Petrussi Foto Press - Massimo Turco

UDINE. «Che dire, basta guardare!». Alessandro Venanzi è raggiante. «Borgo Grazzano è tornato a vivere»: è questo il miglior bilancio che vuole fare l’assessore al Commercio nella giornata conclusiva della sagra delle rane, che nel week end ha trasformato il quartiere in una brulicante via pedonale.

«Questa volta abbiamo fatto le cose in grande e per il prossimo anno puntiamo ad ampliare la festa ad altre aree della città» annuncia l’organizzatore, l’architetto Marco Botto dell’associazione Vicinie dai crotars.

La giornata somiglia a una calda domenica di agosto, in molti fuggono al mare, ma l’affluenza “tiene”, mentre gli shopping days e i parcheggi gratuiti riempiono il centro e i negozi. Dopo un inizio timido, frenato dal maltempo di sabato sera, ieri anche borgo Grazzano ha iniziato ad animarsi di famiglie con bambini, giovani e curiosi.

E se il centro non fa concorrenza alla sagra, l’unico neo resta quel tratto iniziale di via Grazzano rimasto, per motivi organizzativi, senza stand: «Chi passa da piazza Garibaldi non vede che c’è la sagra, sembra che qui non ci sia niente» si lamenta un esercente.

La passeggiata si alterna tra i mercatini di hobbistica e artigianato, i giochi e i concorsi per bambini, la musica, e le immancabili specialità a base di rane. Se il format vincente è la diversificazione dell’offerta, è la strada chiusa al traffico, a detta di tutti, a fare la differenza.

Ne è convinta anche Sara, che nel suo stand di oggettistica si è inventata matite e penne decorate con i personaggi dei cartoni animati più amati. «Altro che a Natale, allora sì che era andata male, qui eravamo tutti striminziti perché dovevano passare le auto - spiega - questa invece è una vera festa, certo la gente spende poco, ma passeggia e socializza, speriamo che il Comune continui su questa linea, è l’unico modo per portare le persone in città».

Le opinioni, comunque, sono contrastanti e non tutti gli ambulanti possono dirsi soddisfatti. Per più di qualcuno è stata «magra». «Ho incassato solo 20 euro in tutto il giorno - dice il titolare di uno stand di manufatti artigiani da collezione -. Non so se ne sia valsa la pena, farò i conti a fine giornata».

Stessa musica in uno stand di bigiotteria e oggettistica: «C'è poco giro di persone - confida la titolare - ci aspettavamo qualcosa di più. Non credo che torneremo il prossimo anno».

Ma per gli organizzatori, questo è solo il punto di “ripartenza”: «Abbiamo ripreso in mano l’evento dall’anno scorso e siamo soddisfatti di come è andata».

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