La “salute” degli istituti in Fvg attraverso le vostre segnalazioni

Pregi e difetti ma anche la volontà di essere d’aiuto a genitori, professori e alunni. Nell’ultimo mese abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento i liceo e gli istituti del Friuli Venezia Giulia, raccogliendo le segnalazioni dei nostri lettori con l’inchiesta partecipata “La scuola alla lavagna”.
In quattro settimane abbiamo ricevuto decine di commenti da parte di mamme e papà preoccupati sulla salute delle aule dei loro figli o da parte degli studenti, attori in prima persona della loro carriera scolastica. Compilando un semplice form (nome, cognome, scuola e campo vuoto per la segnalazione), i lettori ci hanno mandato la fotografia dello stato di salute degli istituti friulani.
A Udine, ad esempio, ci sono ancora palestre inagibili e i ragazzi sono costretti a fare educazione fisica all’aperto o lezioni di teoria quando piove. A Cividale una mamma ha segnalato l’impianto di riscaldamento vetusto mentre un papà di Arta Terme ha sollevato la questione della “supplentite” al Solari di Tolmezzo dove, su 130 insegnanti, solo 60 sono titolari.
Ma noi non ci siamo limitati a raccogliere le note dei lettori. Per ogni segnalazione abbiamo contattato il dirigente scolastico o l’assessore competente per rispondere, nel merito, alle osservazioni fatte. Ed è così, per esempio, che in una scuola elementare di Udine, l’Ada Negri, dopo una mail inviata da un papà che segnalava l’assenza dall’orario scolastico dell’insegnamento della lingua friulana, un professore si è fatto avanti e si è candidato per ricoprire quel posto.
Potrà sembrare una cosa da poco ma è un piccolo traguardo per il nostro giornale che si è posto come ponte tra il problema e la ricerca della soluzione. Lo spazio per le segnalazioni resta aperto: per inviarne delle nuove basta andare sul sito del Messaggero Veneto e cliccare sul form “La scuola alla lavagna” o inviare una mail a web@messaggeroveneto.it
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