La scure della crisi “taglia” anche il Premio Amidei

Gorizia, il programma è stato ridotto da 10 a 7 giorni per il dimezzamento dei contributi. Longo: «Una scelta dolorosa ma inevitabile». Saltano le proiezioni al Kinemax

GORIZIA. Soltanto 7 giorni anziché i fatidici 10 che connotavano la manifestazione sin dal suo debutto, 32 anni fa. L’edizione 2013 del Premio internazionale alla miglior sceneggiatura Sergio Amidei, clou dell’estate goriziana, si terrà con questa formula ridotta da venerdì 19 a giovedì 25 luglio nelle ormai storiche sedi del Palazzo del Cinema di piazza Vittoria e in quella del Parco Coronini Cronberg, “scoperta” nel 2007 dopo che per molti anni era stato il Teatro tenda del Castello a ospitare la rassegna.

La decisione di ridimensionare l’arco temporale della rassegna è stata assunta dal direttivo dell’Associazione Sergio Amidei in considerazione del taglio dei contributi. Dal 2007 ad oggi, il premio ha subìto un dimezzamento dei sostegni economici da parte della Regione, passando dai circa 120 mila euro ai 63 mila del 2013.

Ciononostante la manifestazione ha incrementato le presenze sia alle proiezioni dei film in concorso che alle retrospettive (nel 2012 si è registrata una media giornaliera di 1500 persone, molte delle quali giunte da fuori Gorizia per tutti e 10 i giorni del premio), coinvolgendo più di 200 giovani accreditati da tutta Italia.

«Ridurre, dopo 30 anni, la durata del Premio Amidei – osserva il direttore, Giuseppe Longo – è stata una scelta dolorosa ma inevitabile, imposta dai tagli previsti dalla nuova finanziaria regionale cui si è cercato di porre rimedio col sostegno in Regione di Gaetano Valenti e con gli sforzi di Comune, Camera di Commercio, Fondazione Carigo e di alcuni privati. È chiaro che l’austerity si ripercuoterà negativamente anche sulle presenze di ospiti illustri, così come non saranno previsti, a differenza dello scorso anno, incontri e proiezioni mattutine al Kinemax. In teoria – prosegue Longo - avremmo potuto anche diluire il programma in dieci serate, col rischio però di allestire una banale rassegna estiva di cinema all’aperto. In 7 giorni, invece, contiamo di concentrare una manifestazione di qualità, all’altezza del nome che in questi anni il premio si è ritagliato a livello nazionale ed internazionale. Si terranno regolarmente gli incontri pomeridiani e spero di poter effettuare le proiezioni al Parco Coronini in dolby digitale».

La giuria che selezionerà i film in concorso si riunirà in maggio a Roma. Iniziative sono in fase di studio grazie anche ai contatti avviati con le più importanti cineteche mondiali (Praga, Belgrado, Vienna, Parigi, ecc.).

E il premio all’opera d’autore, che lo scorso anno incoronò i fratelli Taviani? «Abbiamo ristretto il ventaglio a una rosa di nomi – conclude Longo -. Il mio sogno di portare a Gorizia Pedro Almodovar? Eh sì, sarebbe stato l’anno giusto, visto che esce proprio oggi il suo ultimo film. Ma considerato l’austerity, sarà per un’altra volta. Speriamo».

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