«La segnaletica non è chiara: contravvenzione da annullare»

Udine, botta e risposta tra un cittadino e la polizia locale su un punto di viale Ledra

UDINE. Botta e risposta tra un cittadino e la polizia locale per un’auto multata (due volte) perchè lasciata in sosta in viale Ledra, in un punto in cui la segnaletica, secondo l’automobilista, non è chiara.

L’uomo, proprietario di una Volkswagen, l’8 giugno ha chiesto l’annullamento della multa sostenendo che «la segnaletica orizzontale evidenzia in modo tutt’altro che univoco il divieto di sosta».

In sostanza, anche dalle foto scattate dall’interessato si notano sia le strisce bianche di parcheggio, sia i segni più ampi che delimitano le cosiddette “isole a raso”, aree “zebrate” su cui non si può sostare.

Nel caso in questione la decisione di interdire la sosta circa all’altezza del civico 20 era stata presa per consentire una migliore visibilità sia a chi esce dal carraio, sia a chi percorre viale Ledra.

L’automobilista, nella sua richiesta indirizzata al Comando di via Girardini, ricorda di aver preso la medesima multa anche il 5 febbraio 2014.

«In quell’occasione - scrive - era intervenuto un dialogo con l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comando che, a fronte della “precarietà” della segnaletica, si era impegnato a contattare l’ufficio comunale competente».

Secondo l’uomo multato, «è censurabile che a distanza di un anno la segnaletica “contestata” versi nelle stesse condizioni che avevano originato il primo verbale».

La risposta dell’Ufficio procedimenti sanzionatori e studi della Municipale non si è fatta attendere. «Pur prendendo atto delle circostanze - scrive il responsabile in una mail - la polizia locale non può, per legge, decidere sull’istanza di annullamento. È infatti una competenza del prefetto o al giudice di pace, a garanzia di imparzialità».

Dunque l’uomo per vedere eventualmente riconosciute le proprie ragioni dovrebbe ricorrere a tali autorità. La parola, comunque, ora passa agli uffici comunali, chiamati in causa per il rifacimento della segnaletica.

Intanto l’automobilista tira le somme: «È inaccettabile che si indichi la necessità di fare ricorso, non si provveda a sanare la situazione e non si forniscano agli agenti nella fase di transizione regole omogenee sulla possibilità di multare».

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