La sfida del giovane manager che ha brevettato un vaso per purificare l'aria

CODROIPO. Rappresenterà l’Italia a livello mondiale. Unico fra i 10 finalisti del “Global Youth Entrepreneur Award”, l’evento internazionale del G20 di Berlino che premia i migliori giovani distintisi nel campo finanziario e dell’innovazione.
Un’eccellenza tutta made in Medio Friuli. Paolo Ganis, 29 anni, originario di Camino al Tagliamento, è stato scelto per le sue doti manageriali e per la gestione di Clairy inc, società americana nata da una startup italiana, la Laboratori Fabrici, famosa a livello internazionale per aver brevettato un vaso che purifica l’aria.
Un vaso che si avvale delle migliori tecnologie unite all’eccellenza del design italiano.
«Sono stati due anni di intensi sacrifici – racconta Ganis – e già essere un finalista a livello mondiale mi riempie di soddisfazione. A Berlino, dove sarò presente martedì e mercoledì, avrò l’opportunità di intervenire di fronte a ministri delle finanze e degli affari esteri e per me sarà un’occasione davvero unica».
Nato a Johannesburg, a 4 anni torna in Italia e si stabilisce nel Medio Friuli. Una carriera brillante, la sua. Con alle spalle una laurea in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Trieste e una laurea magistrale in management all’Università Bocconi di Milano, diventa Portfolio manager a tempo indeterminato per il gruppo Generali di Trieste.
Nel 2015 fonda con due soci, Vincenzo Vitiello e Alessio D’Andrea, Laboratori Fabrici, una start up in centro a Pordenone, al Talent garden, che brevetta Clairy, innovativo vaso in grado, usando tecnologie avanzate e proprietà delle piante, di purificare l’aria raccogliendo quella impura di un ambiente e restituendola pura.
A gennaio 2016 Clairy è presentato al Ces di Las Vegas, la fiera dell’innovazione più importante al mondo, dove riscuote un immediato successo, tanto che Laboratori Fabrici è selezionata da Plug and Play Venture, uno dei più grandi acceleratori della Silicon Valley che si occupa di investire nei progetti imprenditoriali più innovativi del mondo.
Fonda così la società Americana Clairy inc per commercializzare il prodotto oltreoceano. Clairy è ufficialmente un successo a livello internazionale.
«Proporre il prodotto negli Usa – rilerva – è stato fondamentale per il suo successo e per riuscire a venderlo in tutto il mondo.
Sono dovuto uscire dall’Italia, ma io credo tantissimo nel Made in Italy e nella qualità dei prodotti italiani. Proprio per questo, dopo l’avvio negli Stati Uniti, la produzione è stata imbastita nel Triveneto e io sono molto soddisfatto di questo».
Si trova bene in Italia, lavora senza sosta tra Medio Friuli e Pordenone e da due anni non si concede una vacanza. Ma non si lamenta. Anzi. «Sono contento così», dice. Ci sono nuovi progetti da raggiungere. Adesso è al lavoro per la nuova versione ancora più tecnologica di Clairy, che punta a presentare a Las Vegas nel 2018.
Prima però c’è Berlino. Spera nella vittoria, lo spera il Friuli.
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