La Slovenia chiude i confini con l'Italia: niente più spesa o pieni di benzina oltre confine. Roberti al governo: mandiamo l'esercito

TRIESTE. Il governo della Slovenia riunitosi nella tarda serata di ieri, venerdì 23 ottobre, ha deciso, per l’aggravarsi dell’epidemia da Covid-19, un nuovo regime di controlli ai confini di Stato. Il Friuli Venezia Giulia è una tra le 14 regioni italiane considerate zona rossa, per cui a partire da lunedì 26 ottobre, i cittadini italiani potranno entrare in Slovenia solamente per attraversare il Paese (entro 12 ore) e recarsi, ad esempio in Croazia o in Ungheria. Ne dà notizia il Piccolo di Trieste.

Potrà varcare il confine senza l’obbligo di quarantena una volta entrato in Slovenia oppure senza l’obbligo di esibire un tampone negativo al Covid-19 effettuato in un Paese dell’Area Schengen non prima di 48 ore dal momento dell’ingresso Stato chi è proprietario di immobili in Slovenia, oppure di un natante, di un aereo o per chi possiede terreni agricoli. Lo stesso vale per i lavoratori transfrontalieri.

Dunque niente più pieno di benzina o cambio gomme a partire dalla prossima settimana. Ristoranti, locali, negozi e casinò sono già chiusi da oggi, sabato 24 ottobre.

Conte è già al lavoro sul nuovo decreto: l'Italia diventerà zona arancione, ecco tutte le ipotesi di un "lockdown soft"
epa08764358 Italian Prime Minister Giuseppe Conte delivers a speech at the Lower House about the initiatives taken by the government against the Covid-19 emergency, in Rome, Italy, 22 October 2020. Giuseppe Conte told the Lower House that his government was ready to take further action if necessary amid a sharp rise in COVID-19 contagion in Italy. "We will be ready to intervene again if necessary," the premier said as he presented a package of new restrictions approved at the weekend to combat contagion. EPA/Roberto Monaldo / LaPresse / POOL

Roberti al Governo: "Blindiamo i confini". "Alla luce della decisione di Lubiana di chiudere da lunedì prossimo l'ingresso dei cittadini italiani in Slovenia, chiedo al nostro Governo di intraprendere una scelta

forte: quella di sigillare tutto, impegnando massicciamente l'esercito per blindare il confine. Perché se di emergenza si tratta, non può esserlo solo per chi vive, lavora e paga le tasse in Italia o in Slovenia, mentre dalla stessa frontiera continua il passaggio illegale di clandestini".

Così l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, sull'annunciata decisione delle autorità statali slovene relativamente alla chiusura dal 26 ottobre del confine per il libero ingresso dei cittadini italiani.

"Cosa dovrebbe pensare - ha sottolineato l'assessore - un cittadino di Trieste o Udine sapendo che gli viene vietato di andare liberamente in Slovenia, mentre allo stesso tempo un immigrato clandestino può tranquillamente arrivare in regione da quegli stessi confini?".

L'ultimo bollettino da Lubiana. Nuova serie di record negativi per il coronavirus in Slovenia. Secondi i dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore le autorità sanitarie hanno eseguito 7.025 test, che hanno confermato la positività in 1.963 pazienti, con 19 decessi, due dei quali in case di cura.

Unico dato in controtendenza quello sulle terapie intensive, diminuite di 4 unità (63), mentre il totale dei ricoveri è 449, aumentato di 55 rispetto al giorno precedente. Preoccupa la diffusione del contagio e la conseguente impennata dei positivi, salita a poco meno di un terzo delle persone testate (27.9%). Intanto dalla mezzanotte la vita pubblica nel Paese si è in gran parte interrotta, con numerose attività che hanno dovuto chiudere i battenti, per una situazione generale molto simile a quella che regnava durante l'epidemia in primavera.

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