La spending review taglia la Festa dei popoli FOTO

L’appuntamento della Mitteleuropa non si rinnoverà per mancanza di fondi regionali
Bumbaca Gorizia Festa dei Popoli Cormons © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Festa dei Popoli Cormons © Foto di Pierluigi Bumbaca

CORMÒNS. La scure dei tagli si abbatte sulla Festa dei popoli della Mitteleuropa: una tradizione che quest’anno si sarebbe rinnovata per la 165esima volta (la 39esima organizzata dall’Associazione culturale Mitteleuropa).

Perché utilizziamo il condizionale? Perché l’appuntamento salterà. A ufficializzarlo il suo “creatore” Paolo Petiziol, che proprio ieri mattina ha scritto una mail dai contenuti sin troppo chiari a tutti e 800 i soci dell’associazione. La causa? Il sostanzioso taglio dei finanziamenti da parte della Regione che non consente più di organizzare lo storico appuntamento.

Petiziol, quanti soldi metteva sul piatto quest’anno la giunta Serracchiani? «Un quarto dei fondi che storicamente ci venivano riconosciuti».

Quindi, in termini più concreti e precisi? «Otterremo un quarto di 50 mila euro. Cinquantamila euro che, per inciso, non servivano soltanto per l’organizzazione della festa ma per garantire tutta la nostra attività. Lo scorso anno, grazie a tale stanziamento, abbiamo portato una mostra in tre capitali europee; abbiamo pubblicato la nostra rivista e organizzato un convegno internazionale. Tutto ciò oltre alla festa, per la quale se ne va, ogni anno, la fetta maggiore di quei 50 mila euro».

Era impossibile andare avanti? «Più di lavorare gratis come ho sempre fatto in tutti questi anni, non si può. La decisione di lasciare è stata, pertanto, obbligata. Non c’erano alternative. Abbiamo provato a scongiurare questa decisione ma il tentativo è fallito».

«Credetemi, – aggiunge – non sono nè arrabbiato, nè amareggiato. Semplicemente, prendo atto. Piuttosto, sono rammaricato per tutti quei gruppi che ogni anno partecipavano con entusiasmo ad una festa unica, come pure il fedelissimo pubblico che per l’occasione proveniva anche da Paesi lontani. Mi scuso, infine, con le istituzioni di tutti quei Paesi centro-europei che, da anni, collaborano e sostengono questo meeting internazionale che si è meritato il plauso della Commissione europea per la cultura ed il ripetuto apprezzamento del Santo Padre Benedetto XVI. Credevo che questa festa fosse un motivo d’orgoglio per questa regione».

La Festa dei popoli della Mitteleuropa era iniziata nel 1975 in quel di Giassico. In quel borgo cormonese in riva allo Judrio la festa era decollata assurgendo fama internazionale. Migliaia di persone giungevano da mezza Europa nella terza domenica di agosto richiamate da quell’antico legame che veniva sancito nella messa per l’Europa con preghiere recitate in sei lingue.

Molti i gruppi in costume che davano colore alla giornata. Nei primi anni non mancava un pizzico di nostalgia con l’effigie del Kaiser und König che troneggiava in ogni dove. Poi, negli anni, in particolare dopo la caduta del Muro, la festa assume più una veste europea.

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