La spiaggia di Grado perde 400 posti auto

Il Comune si accorge che l’area in concessione alla Git era destinata ad uso sportivo-ricreativo. Petizione contro la chiusura

GRADO. La nuova stagione turistica ha un ulteriore problema: 400 posti auto all’ombra in meno.

Un problema, evidenziato da 700 firme di protesta, che fa inviperire gli automobilisti e fa arrabbiare i concessionari degli stabilimenti balneari nel tratto libero della spiaggia principale.

Il cancello dell’ottavo ingresso della spiaggia, infatti, è chiuso a metà: le auto non entrano più.

Si trattava di un parcheggio molto ambito, poiché ubicato in mezzo al verde. Un’area dove i bagnanti si rilassavano dopo la “cotta” di sole. Un’amara sorpresa, dunque, condita da lunga serie di proteste.

C’è anche chi si è diretto verso il settimo ingresso, per cercare di trovare spazio nell’altra zona-parcheggio gestita dalla Git dove ci stanno circa 250 autovetture. Tutto pieno, naturalmente.

Il bello è che fino allo scorso anno il parcheggio oggi chiuso e interdetto da nastro bianco e rosso era gestito dalla stessa Git. Ma c’è di più.

Nell’area c’erano anche i servizi igienici che ora sono chiusi.

E chi li utilizzava in questi giorni non ha potuto far altro che recarsi in quelli dei due stabilimenti, impossibilitati però ad assorbire una mole di frequentatori nettamente superiore alle loro potenzialità.

«La concessione alla Git – precisa l’assessore Riccardo Ronchiato - è scaduta alla fine del 2013 ed è stata prolunga per un anno, quindi sino alla fine del 2014 per consentire alla stessa di adempiere agli obblighi contrattuali in essere».

E aggiunge: «Il piano regolatore prevede per quell’area la destinazione sportivo-ricreativa, non certamente destinata a parcheggio, cosa che potrà avvenire solo con una variante. Per ora dovrà rimanere verde, di conseguenza siamo stati costretti a chiuderla».

Una decisione, quella del Comune, che ha lasciato esterrefatti gli utenti della zona.

Non a caso, dopo essersi coalizzati, in poco tempo hanno raccolto più di settecento firme con una petizione popolare che, quanto prima, verrà inoltrata all’amministrazione comunale.

«Stride questa decisione – afferma un automobilista - con il contemporaneo mantenimento della possibilità di parcheggiare sotto gli alberi nella zona attigua della Git, che ha la stessa destinazione urbanistica di quella ora interdetta al parcheggio».

A questo punto intervengono anche i responsabili dei due stabilimenti del tratto libero della spiaggia: «Non abbiamo assolutamente nulla contro la Git che, anzi, ha un rapporto cordiale e corretto e costruttivo con noi - affermano Elisa Tomizza ed Andrea Dissette - Non comprendiamo invece chi per il Comune possa aver preso questa decisione, senza nemmeno informarci preventivamente né ascoltare le nostre ragioni».

E aggiungono: «Riteniamo sia un sopruso senza motivazioni valide, poiché la zona di cui parliamo poteva contenere centinaia macchine, senza disturbare nessuno, e dando un apporto notevole al turismo in quella zona, oltre a sollevare da un tale peso di macchine tutta la Città Giardino».

Secondo l’assessore Ronchiato è vero che quest’estate mancheranno questi parcheggi, ma a pochi metri di distanza ci sono quelli della Sacca.

E sui servizi igienici, invece, quelli utilizzati sino allo scorso anno sono di proprietà della Regione e dati in concessione alla Git.

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