La storia dei gemelli pordenonesi che allevano insetti per cibi e farmaci

PORDENONE. Il cibo del futuro? Grilli, vespe giganti, crisalidi, caimani. Portate magari accompagnate da una wodka allo scorpione. Produzione firmata (anche) Pordenone. Grazie a due gemelli, Antonio e Giuseppe Bozzaotra, 43 anni, periti tecnici, che a Monselice, sui Colli Euganei, dal 2013 hanno avviato l’azienda agricola Insetti commestibili.
«Abbiamo cominciato coltivando gelsi – va indietro nel tempo Antonio, alle spalle dieci anni da capoarea di trenta negozi di abbigliamento nel nordest con tanta voglia di fare qualcosa di nuovo –, quindi bacchi e seta. È stato scoperto poi che sono utili per la cura di psoriasi e dermatiti e i tecnici del ministero della Salute sono venuti qui ed hanno approvato il bozzolo della seta come dispositivo medico e quindi ora possiamo lavorare anche per il settore farmaceutico».
Questo è il core business dell’azienda: «Vendiamo i bozzoli della seta. E ci prepariamo la strada del futuro». C’è infatti un altro settore sul quale i gemelli stanno lavorando in prospettiva: gli insetti come alimenti. L’Unione europea ha dato il via libera, nel 2018 è probabile che questo mercato subisca un’accelerazione. «Si potranno commercializzare nei supermercati, nei ristoranti. E noi abbiamo la filiera pronta». Per il momento possono vendere solo on line.
La produzione si concentra in un ettaro di terreno, investimento di 20 mila euro. In una serra di 60 metri quadrati vengono allevati grilli e cavallette, in 50 metri quadrati i bacchi da seta. La produzione di scorpioni è limitata: 50 ogni due mesi.
«Perché non lo approveranno mai come alimento: ha pungiglione e veleno, ma la carne è ottima». I calabroni? «Li prendiamo nei boschi circostanti, sono molto buoni». Lo stesso discorso vale per bachi, grilli, cavallette e caimani, «coi quali si produce la farina». Nel mulino dell’azienda agricola. «La vendiamo a diversi pastifici che stanno testando i prodotti. Guardi che come qualità è simile al filetto». Prodotti bio: «Cavallette e bachi da seta si allevano come le galline e mangiano erba, foglie di gelso»
Antonio e Giuseppe sono chiamati spesso in tv. L’ultima apparizione a Italia’s got talent, dove Claudio Bisio ha assaggiato i prodotti. Prima, Matrix, Ciao Darwin: «Raccontiamo la storia della nostra azienda e “prepariamo” il terreno per l’alimentazione del futuro».
Gli insetti sono considerati una prelibatezza in molti Paesi, dove sono parte della dieta quotidiana. «Sono a basso contenuto di grassi, molto ricchi di proteine». Qualche prezzo: wodka allo scorpione 13 euro, vespa gigante 9, cavalletta e grillo medio 5, mix di insetti commestibili 6.
Coraggio, ci sono anche lo scorpione rosso velenoso, «bottiglia di liquore unica nella sua bellezza e affascinante per il suo inseparabile compagno, potrebbe essere un’ottima idea regalo per un amico speciale», la wodka alla tarantola «immersa per diversi mesi, conferendo un sapore unico». Dolce e salato, come gli «scorpioni tostati ricoperti da un delizioso cioccolato fondente» o il miele afrodisiaco a base di vespa.
Viene da domandarsi se non si corra il rischio di intossicazioni o avvelenamenti. «È come per gli altri alimenti. Nelle confezioni sono indicate tutte le caratteristiche del prodotto. Chi ha allergie o intolleranze ha le medesime reazioni, ad esempio, che avrebbe mangiando crostacei. Mio fratello, ad esempio, se mangia caimano ha bruciore alla gola».
I fratelli Bozzaotra hanno vinto una scommessa, hanno rischiato. E invitano altri a farlo: «Con 30 mila euro si comprano un terreno e un po’ di serre per allevamenti. Si tratta di un nuovo mercato che nei prossimi anni è destinato a dare soddisfazioni».
Chi vorrà vederli all’opera o provare l’ebrezza dell’alimentazione “alternativa” ne avrà la possibilità anche durante Pordenonelegge (il loro sito è www.insetticommestibili.it). I gemelli, con la loro cucina, il 16 settembre saranno al bar 0434, in corso Garibaldi. Il pranzo è servito.
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