La storica via crucis a Erto “riabilitata” dal vescovo
ERTO. Incontro inatteso per i volontari del comitato del Venerdì santo di Erto: durante le prove della sacra rappresentazione, giovedì scorso, i figuranti hanno ricevuto la visita del vescovo della diocesi di Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini.
Il presule ha voluto assistere a tutte le scene e, al termine della prova generale, si è soffermato a lungo con quanti da secoli perpetuano una tradizione senza pari nel suo genere.
Alla fine monsignor Pellegrini ha testimoniato «soddisfazione e stima per ciò che gli ertani riescono a trasmettere con i dialoghi, rispettosi del Vangelo di Luca». Il vescovo ha garantito la piena volontà di approfondire la tradizione della processione e di «ascoltare le voci che il comitato esprimerà nei prossimi incontri».
A Erto, dopo questo incontro, si conta sulla partecipazione di monsignor Pellegrini, in modo formale, all’edizione 2014 della sacra rappresentazione, mettendo fine ad anni di polemiche. A causa di alcune incomprensioni e malelingue, da decenni la Via crucis di Erto è infatti priva di riconoscimento ufficiale della Chiesa cattolica.
Lo storico faccia a faccia di giovedì scorso ha aperto un nuovo cammino di collaborazione tra gli organizzatori e le autorità ecclesiastiche. Per il momento nessun commento da parte dei promotori dell’ex voto seicentesco, i quali si sono limitati a ringraziare il presule per la massima disponibilità e sensibilità dimostrata.
Intanto la Via crucis messa in atto ieri sera nonostante condizioni meteo che definire inclementi è un eufemismo è andata così bene da stupire tutti. Sino a poche ore prima dell’appuntamento in Val Vajont si sono susseguite nevicate e pioggia battente. Ad eccezione di alcuni momenti di moderato maltempo, dovuti soprattutto alle temperature molto rigide per il periodo, la manifestazione è proseguita senza intoppi.
Sono state più di una decina le corriere giunte anche da fuori regione per assistere alla rievocazione delle ultime ore del Cristo e alla sua crocifissione alle porte del centro storico. Si conta che almeno 8 mila visitatori si siano accalcati lungo le vie di Erto vecchia ma una stima più precisa potrà essere fatta solo stamattina.
L’evento viene riproposto anche in assenza di pubblico, trattandosi, nella tradizione secolare, di una promessa a Gesù per evitare le epidemie. Pur coperti solo da leggerissime tuniche, i figuranti rispettano la tradizione anche sotto la neve. E’ un ex voto e l’orgoglio ertano impone di rispettarlo sempre, anche dopo l’esodo forzato del disastro del Vajont.
E’ infine dell’altro giorno la notizia, anticipata dal nostro giornale, che dal prossimo anno l’iniziativa potrebbe adirittura essere tutelata dall’Unesco.
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