La Tavagnacco Nuoto boccia il progetto della piscina comunale



«Accogliere quel progetto sarebbe un grosso errore: non solo sfavorisce tutta l’utenza, ma si dimentica delle vere problematiche di un impianto natatorio che ha bisogno urgente di un recupero. Ma forse tutto è legato alle tempistiche di consegna degli elaborati, proprio nella settimana delle elezioni».

Massimiliano Panipucci, presidente della Tavagnacco Nuoto, che dal dicembre 2008 gestisce la piscina di via Bolzano a Feletto Umberto, ha più di qualcosa da ridire sul bando per la riqualificazione della struttura pubblicato dal Comune. La critica ricade sul progetto base della gara, quello della Sport Management. «La riqualificazione energetica si limita alla realizzazione di una porta tra spogliatoio femminile e vasca e alla sostituzione delle unità di trattamento dell’aria di bar e spogliatoi, che peraltro funzionano bene».

I problemi sono altri. «Del fatto che piove all’interno dell’impianto e della guaina di copertura che va urgentemente sostituita nessuno si preoccupa? Gli unici interventi previsti sono il rifacimento degli intonaci e le tinteggiature».

Tra i nuovi servizi viene proposta «una “vasca da bagno” esterna in posizione infelice a nord, invece che a sud, come da progetto della Tavagnacco Nuoto». La società, infatti, presentò un piano ambizioso di riqualificazione della piscina, ma la commissione tecnica del Comune (tramite graduatoria) aveva considerato migliore quello della Sport Management, poi diventato soggetto promotore. «Come accoglieranno la maggiore utenza prevista dalla creazione di due piscine negli attuali spogliatoi, già sottodimensionati? Di positivo c’è la realizzazione di una vasca per l’acquafitness: un elemento che il Comune ha imposto al promotore, che ha “rubato” l’idea dal progetto di Tavagnacco Nuoto».

Dubbi anche sulla gestione. «Alla Sport Management è stata da poco revocata la concessione per gravi inadempienze gestionali nelle piscine di Cremona e Crema – conclude Panipucci -. Ma senza andare troppo lontano basta informarsi sulla gestione degli impianti di Cividale e Tolmezzo». —

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