La terra trema di nuovo: in Friuli torna la paura, la gente si riversa in strada

TOLMEZZO. La terra ha tremato in Carnia ed è tornata la paura in Friuli. Prima un forte boato, poi la scossa che ha fatto oscillare per lunghi, interminabili secondi le pareti degli edifici.
#terremoto ML 3.8 ore 18:39 IT del 19-01-2018 a 2 km NE Tolmezzo (UD) Prof=9Km https://t.co/iSbWlwnjvQ
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 19 gennaio 2018
Erano le 18.39 di venerdì 19 gennaio quando i sismografi hanno registrato una scossa sismica di magnitudo 3.8 della scala Richter, con epicentro localizzato sotto il monte Strabut, a 12 chilometri di profondità e a circa 3 km a nord-ovest da Tolmezzo.
#Terremoto #Tolmezzo ML3.6 dd.19/1/18- Agg.h19.30.Attivata da Sala Operativa #Palmanova procedura x compilazione schede risentimento. Già 50 schede compilate da #volontaridivalore. Evento avvertito senza danni a persone o cose. Nessuna richiesta soccorso tecnico a @emergenzavvf pic.twitter.com/Euk7lt3xME
— ProtezioneCivile FVG (@ProtCivReg_FVG) 19 gennaio 2018
L’eco del 76 non si è mai spenta e anche venerdì la gente si è riversata sulle strade, gridando, in attesa di conoscere meglio la situazione. Il terremoto è stato avvertito soprattutto a Tolmezzo, Arta Terme, Villa Santina, Moggio Udinese, Zuglio, Verzegnis e Cavazzo Carnico, Paularo e Venzone. Ma anche nel Sandanielese e nel Gemonese. Come pure pure a Udine.

I telefoni di sindaci, Protezione civile, forze dell’ordine e vigili del fuoco hanno squillato per tutta la sera: dall’altro capo del filo cittadini impauriti che chiedevano informazioni sulla scossa.
Il movimento tellurico segue di due giorni quello registrato al confine con la Slovenia, quando mercoledì scorso, alle 11.22, era stato toccato il valore 3.7 di magnitudo.
In quel caso l’epicentro, come segnalato dalla Protezione civile regionale, era stato localizzato a circa due chilometri a sudest di Bovec, a una quarantina di chilometri da Udine. La magnitudo di venerdì (3.6 quella indicata in un primo tempo dalla Protezione civile e poi corretta a 3.8 dal Centro di ricerche sismologiche dell’Ogs di Udine) rientra, per gli esperti, nella soglia della moderatezza.
«Al di sotto del 4 – spiega Gianni Bressan, sismologo del Centro ricerche sismologiche dell’Ogs – la magnitudo è considerata moderata. Da circa due anni l’attività in quelle zone è stata blanda con, ogni tanto, picchi un po’ più alti di energia» come quello di ieri. La scossa di terremoto più “consistente” in zona, prima di quella di ieri pomeriggio, era stata registrata a Ovaro e risale al novembre 2015 (3.4).
«Non ci risultano danni a edifici o persone ferite – sottolinea il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, in contatto con gli uomini della Protezione civile –, ma le verifiche sono in corso. Ogni volta che arriva una scossa si agita nella gente qualcosa di primordiale che è difficile da trattenere».
All’Isis Fermo Solari di Tolmezzo si stavano svolgendo le lezioni del corso serale per una settantina di utenti, quando tutto ha cominciato a tremare. «Abbiamo sentito benissimo la scossa – racconta Flavio De Antoni, che insegna nell’istituto –, sembrava non finire più. Siamo subito usciti dalle aule: ogni docente con la propria classe, seguendo il piano di evacuazione della scuola».
Altre testimonianze sono arrivate da Arta, Paluzza, Cercivento e Forni di Sopra dove i cittadini, spaventati, hanno lasciato le proprie abitazioni e hanno raggiunto la strada.
Anche a Venzone la scossa sismica è stata avvertita e il sindaco, Paolo Di Bernardo, ha subito «mandato la Protezione civile per un controllo sul territorio, in particolare sulla strada che porta nella Val Venzonassa, ma anche nella frazione di Pioverno».
©RIPRODUZIONE RISERVAT
Come anticipato, mercoledì scorso una scossa di magnitudo 3.7 era stata segnalata al confine tra Friuli e Slovenia, con epicentro nella zona di Bovec.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto