La tipografia trasloca, a farle posto sarà la Direzione sanitaria

SACILE. Una tipografia dentro l’ospedale di Sacile. E’ l’ipotesi rimbalzata in riva al Livenza da Pordenone, dove l’avvio dei lavori per la nuova sede ospedaliera ha comportato una serie di traslochi. In cerca di una nuova casa è anche la tipografia aziendale. La scelta di collocarla all’interno della sede ospedaliera di via Ettoreo ha provocato però una levata di scudi soprattutto per il luogo scelto, ovvero i locali attualmente occupati al pianterreno del padiglione Meneghini dalla Direzione sanitaria, che verrebbe a sua volta traslocata in stanze sin qui utilizzate come astanteria dal pronto soccorso.
«Presumo che la scelta di ricollocare la tipografia aziendale nel presidio ospedaliero di Sacile – commenta il primario Giorgio Siro Carniello – sia motivata dalla necessità di rispettare rigorosamente il cronoprogramma degli interventi di demolizione nella sede di Pordenone finalizzato alla costruzione del nuovo ospedale. Non mi risulta affatto che ci sia la volontà da parte della direzione dell’Azienda di ridurre o sopprimere funzioni presenti nella struttura come la Direzione sanitaria (dove è stata ipotizzata la sistemazione della tipografia) e il pronto soccorso.
Ribadisco al riguardo che Sacile sta, con coraggio e lungimiranza, proseguendo il percorso di riconversione ai sensi della nuova legge di riordino del servizio sanitario regionale recentemente varata dalla giunta Serracchiani. In tutto questo, però, il trasferimento della tipografia aziendale a Sacile non c’entra assolutamente. Se la necessità di liberare spazi a Pordenone impone il trasferimento entro poco tempo della tipografia a Sacile – conclude Carniello – si possono comunque trovare a mio avviso soluzioni logisticamente più appropriate che dovranno essere naturalmente verificate e approvate dagli uffici competenti».
Una notizia, quella legata alla tipografia, con i movimenti conseguenti in loco, che ha fatto salire la tensione dentro e fuori dell’ospedale, dove ieri è andato in scena un altro presidio da parte della “cittadinanza attiva”, impegnata da mesi per salvare le residue funzioni ospedaliere sacilesi. N
ell’occasione è proseguita la raccolta di firme aperta di recente in calce a una lettera indirizzata alla presidente della Regione Debora Serracchiani per convincerla a venire a Sacile per spiegare ai cittadini, in un pubblico incontro, la nuova legge di riforma e confermare gli impegni assunti nei confronti di un modello portato come esempio di tutto il Friuli Venezia Giulia. «Il problema ospedale – spiega l’ex consigliere comunale Luigi Zoccolan (Associazione per il rinnovamento della sinistra) che, megafono alla mano, ha guidato le operazioni all’ingresso del nosocomio – continua a essere sentito dai cittadini. Ne sono la prova le 150 firme raccolte.
L’iniziativa continuerà ora in varie sedi (giovedì saremo anche al mercato) con la speranza che la presidente onori finalmente gli impegni assunti».(t.z.)
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