La tragedia del Tagliamento, trovato il corpo del ragazzo: l’ultimo bacio del padre

Strazianti le operazioni di recupero della salma di Emanuele Lo Castro, 17 anni. Sul greto anche il padre e due zii che hanno ringraziato i soccorritori

SAN DANIELE. Sono durate meno di 24 ore le ricerche di Emanuele Lo Castro, 17 anni di Colloredo di Prato scomparso mercoledì pomeriggio attorno alle 15 dopo un tuffo con gli amici nel Tagliamento all’altezza di Villanova di San Daniele.

Poco dopo mezzogiorno, il personale a bordo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco (giunto da Bologna) durante un sorvolo ha notato il corpo senza vita del ragazzo adagiato, un po’ fuori un po’ dentro l’acqua, sull’argine di un isolotto posto al centro del fiume circa 800/1.000 metri a valle rispetto al punto in cui si era immerso assieme agli amici.

Annegato nel Tagliamento, il recupero del corpo

Secondo quanto ricostruito dai soccorritori il corpo del giovane, risucchiato da un mulinello, sarebbe stato immediatamente spinto a sud dalla corrente, mercoledì molto forte in quel tratto di fiume. Grazie alle operazioni di deviazione prima e sbarramento poi del corso del fiume effettuate da un escavatore cingolato, il livello dell’acqua si è abbassato e la corrente si è ridotta notevolmente.

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Nel tardo pomeriggio di mercoledì, infatti, era stato richiesto l’intervento dell’escavatore per deviare l’acqua, i lavori sono andati avanti fino a tarda sera ma alle 5, quando ieri mattina sono riprese le ricerche, la corrente era ancora molto forte tanto da rendere difficoltose le immersioni dei sommozzatori. Si è deciso allora di intervenire più a monte con uno sbarramento per ridurre in quel tratto di fiume la portata dell’acqua.

L’amministrazione comunale di San Daniele si è fatta carico delle spese sostenute dalla stessa ditta che più a nord sta eseguendo dei lavori di sghiaiamento, per effettuare tutte le operazioni necessarie ad agevolare i soccorsi. Creato lo sbarramento, l’acqua ha cominciato a scendere e ha fatto emergere il corpo di Emanuele che è stato individuato dall’elicottero dei pompieri arrivato da Bologna intorno alle 11.

I vigili hanno calato un verricello e hanno provveduto ad avvolgere il corpo del ragazzo in un telo e ad assicurarlo su di una barella che è poi stata fatta salire sull’elicottero che lo ha portato nella stessa zona del “muretto” dalla quale i ragazzi si erano tuffati.

Lo strazio del papà Santo: «Nessuno me lo restituirà»
Villanova 21 Luglio 2016 annegamento Foto Petrussi Foto Press Turco

Già mercoledì pomeriggio il papà Santo era giunto sul Tagliamento e poi aveva voluto incontrare, nella caserma dei carabinieri, con la moglie, i tre amici di Emanuele. Per capire che cosa era successo.

Ieri mattina, quando all’alba sono riprese le ricerche, Santo Lo Castro era lì, assieme al fratello e al cognato. Un’attesa dolorosa, un’ansia che può comprendere solo chi teme per la vita della propria creatura. Un dolore straziante quello del papà di Emanuele, vissuto però con estrema dignità. Un mancamento quando dall’elicottero è arrivata quella comunicazione che ha spento anche le ultime speranze.

Dopo essere stato assicurato sull’elicottero, il corpo di Emanuele è stato adagiato all’ombra, sotto gli alberi, accanto a quella sorta di base mobile che i pompieri – in azione il nucleo sommozzatori di Trieste, nonché le squadre di Gemona, Udine (nucleo fluviali) e San Daniele – avevano allestito accanto alla strada sterrata. Santo è rimasto in ginocchio vicino a suo figlio fino all’arrivo del furgone delle pompe funebri. Vicino il fratello e il cognato. Volti tirati, occhi pieni di lacrime impossibili da asciugare.

«La corrente era troppo forte non fate il bagno nel fiume»
Villanova 21 Luglio 2016 ritovo aannegato Foto Petrussi Foto Press Turco

Santo accarezzava la testa di Emanuele, gli puliva di tanto in tanto il viso con un fazzolettino, si prodigava a sistemare meglio quel telo. Carezze e attenzioni riservate a un figlio milioni di volte negli ultimi 17 anni. E quel padre ha compiuto quei gesti affettuosi nella consapevolezza che quelle sarebbero state le ultime volte.

Arrivato il furgone del servizio funebre il papà ha dato al suo ragazzo, un ultimo, tenero bacio, poi, è salito in macchina. Uno dei due zii di Emanuele si è poi avvicinato al gruppo dei soccorritori e ha detto: «Il padre vi ringrazia tutti».

La salma di Emanuele è stata portata all’ospedale di San Daniele per l’ispezione cadaverica, da lì farà poi ritorno a Colloredo di Prato, il paese in cui era amato e stimato. Da anni, infatti, si era fatto apprezzare per il suo impegno in parrocchia e, soprattutto, per il suo carattere gioioso e positivo.

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