La travolgente notte rock dei Kiss FOTO 1 - 2 - 3 - 4

Lo show a villa Manin elettrizza 8 mila fans. Per la prima tappa italiana del Monster Tour i quattro atterrano su un gigantesco ragno semovente e un boato li accoglie
Codroipo 17 Giugno 2013. Concerto Kiss a Villa Manin. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Codroipo 17 Giugno 2013. Concerto Kiss a Villa Manin. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

CODROIPO. Rock’n’roll all night. Travolgente notte rock ieri a villa Manin con i leggendari Kiss. Una notte memorabile, tanto magica quanto surreale: un palco mastodontico, effetti di luce, un maxischermo gigante e quattro uomini mascherati. Il tutto condito, naturalmente, da una dose massiccia di bella musica.

La band americana fondata da Paul Stanley e Gene Simmons letteralmente infiamma otto mila fans, provenienti da tutto il Triveneto e dall’estero per assistere a uno spettacolo mirabolante, pieno di energia e di divertimento. Impossibile non restare a bocca aperta, impossibile restare fermi e non farsi appunto travolgere da questa carica contagiosa.

Per il primo concerto italiano del Monster Tour, organizzato da Azalea Promotion e Barley Arts, in collaborazione con gli enti istituzionali, Stanley, Simmons, Tommy Thayer ed Eric Singer scendono dal dorso di un gigantesco ragno meccanico semovente, un boato!, atterrando poi su un palco coperto, lungo trenta metri e alto sedici (che ha comportato nove giornate di lavoro per circa 50 persone e di quasi 180 solo ieri sera).

Alle loro spalle un gigantesco mega-schermo su cui sono scorrono immagini della band: una scenografia spettacolare, da togliere il fiato, un live di grandissimo effetto e di travolgente energia, che sta raccogliendo consensi in tutto il mondo. Stasera riproporranno lo show a Milano, nella seconda e ultima tappa italiana.

Per festeggiare il quarantesimo anniversario del primo concerto, il gruppo newyokese ha studiato effetti ancor più strabilianti di quelli a cui ci ha abituati per decenni. Il Monster Tour, che prende il nome dall’omonimo album del 2012, ripropone con molta efficacia la formula che in questi quattro decenni ha reso famosi e vincenti i Kiss in tutto il mondo, arricchita appunto da nuovi effetti speciali: un sound rock molto semplice, ma molto incisivo, combinato a costumi assolutamente sopra le righe, diventati una componente imprescindibile della band.

Negli anni 70 i Kiss aprivano i concerti con la frase «You wanted the best, you got the best, the hardest band in the world... Kiss». Dopo lo spettacolo di ieri sera, si può dire che è ancora così. Se Sonic Boom, album del 2009, raccolse molte critiche negative, Monster ha fatto cambiare idea a diverse persone: i Kiss sanno ancora offrire il meglio di sé, il meglio del rock. Prendi per esempio Hell or Hallelujah, primo brano del ventesimo album, ieri in scaletta. Non è un pezzo particolarmente originale, ma dal vivo spacca.

Molti, in questi anni, hanno criticato i Kiss, definendoli addirittura monotoni e primitivi. Il pubblico ha però sempre risposto entusiasta a ogni concerto, restando estasiato dai loro show. A villa Manin – si diceva – sono in otto mila, per lo più dall’estero (Austria, Slovenia, Croazia) per sentirli dal vivo, per farsi travolgere dall’energia sprigionata da The Demon/Il Demone (Gene Simmons), da Starchild/Il Figlio delle Stelle (Paul Stanley), da The Spaceman/L’uomo dello spazio (Tommy Thayer), da The Catman/L’Uomo Gatto (Eric Singer). E ci sono tanti bambini al seguito dei genitori.

La serata prende il via attorno alle 20 con l’esibizione dei californiani Rival Sons, band che in questi ultimi tre anni ha aperto concerti di artisti di fama mondiale, tra cui AC/DC, Alice Cooper e Kid Rock. Alle 21 i mostri sacri del rock entrano in scena e per oltre due ore Gene Simmons, oltre a suonare il basso, canta, sputa fuoco, esibisce continuamente la sua smisurata lingua.

Ad aprire il concerto Psycho Circus, perfetto brano d’inizio. «Dico benvenuto nello show, tu sei nello psycho circus!». Poi un paio di brani dall'ultimo album, Monster, e alcuni classici che hanno fatto la storia, come l’immancabile Rock’n’roll all night. Un classico, forse strasentito, ma che resta un successo assolutamente irraggiungibile. Lunga vita ai Kiss!

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