La vignetta sul sesso che imbarazza il direttore generale dell'azienda sanitaria: «Violato il mio profilo, lo chiudo»

Il gioco apparso sulla pagina Facebook del direttore generale dell’Azienda sanitaria  «Chi mi conosce sa bene che non sono il tipo. Ho consultato un tecnico informatico»

Una graziosa infermiera con camice e mascherina impugna il termoscanner e preannuncia il tenore dell’attività sessuale mensile a un ipotetico paziente. Basta cliccare sulla vignetta e inizia il gioco. L’immagine, apparsa su alcuni profili Facebook, ha già fatto arricciare il naso a molte persone, ma quando è approdata sul profilo del direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, Massimo Braganti ha suscitato un vespaio, rimbalzando da un cellulare all’altro.

Non su quello del diretto interessato, che ha appreso l’accaduto solo in tarda mattinata, quando ha rimosso il post annunciando di voler «chiudere il proprio profilo».

«Preciso di non aver caricato tale vignetta sul mio profilo ma la stessa è stata inserita a mia totale insaputa, tanto da essere stata da me rimossa non appena ne sono venuto a conoscenza – chiarisce Braganti –. Chi mi conosce sa bene che evito di farmi coinvolgere in sterili discussioni su profili e/o piattaforme social, ancora di più non partecipo a giochi, come nel caso riportato, pubblicato da un sito accostandolo a questioni che niente hanno a che vedere con problematiche e funzioni che mi competono, connesse alla tutela della salute dei cittadini, della salute pubblica in generale e in particolare nell’attuale periodo emergenziale da Covid-19. Mi vedo costretto, mio malgrado, a derogare a questa regola di comportamento data la gravità di quanto riportato da un sito internet, tanto più avendo familiari che esercitano la professione infermieristica».

Il rimando va alla pubblicazione della notizia sul sito de “Il trasparente. La nuda verità” che dopo aver condannato la vignetta sessista si è stupito che «le donne della sinistra che tanto hanno condannato giustamente la t-shirt di un gruppo di infantili diciottenni» siano rimaste in silenzio.

Resta l’incognita su come sia spuntata quella immagine sul profilo del direttore generale. «Ho consultato un tecnico informatico assieme al quale sto cercando di capire come sia potuto succedere – osserva Braganti – se si sia trattato di un virus o se vi sia stata una violazione del mio profilo che chiuderò quanto prima».

Quale che sia la causa, il già infelice abbinamento fra le misure di sicurezza per fronteggiare l’epidemia da Covid e la contabilità di performances di tutt’altro tenore si sono aggiunti ad allusioni su una professione, quella infermieristica, che mal si abbina alle facezie. Braganti vuole andare a fondo sulla vicenda: «Nei confronti di tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato o si sono prestati consapevolmente o meno “al gioco” in questione – assicura – saranno assunte tutte le iniziative, nessuna esclusa, ritenute più idonee a tutela della mia dignità professionale e personale».

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