L’addio al “vecchio” Miotto con le “Giornate della luce”

Spilimbergo, ultimo evento ospitato prima dell’avvio dei lavori di riqualificazione Nel teatro si rende omaggio ai grandi autori della fotografia del cinema italiano
Di Guglielmo Zisa

SPILIMBERGO. Il film si scrive con la luce, soleva ricordare un maestro del cinema come Federico Fellini, e, se lo stile di un autentico cineasta si esprime con la luce, la fotografia di un film è quanto allora si può definire «la regia della luce». Proprio per celebrare il ruolo degli autori della fotografia del nostro tempo, i “maestri della luce”, nasce un nuovo festival che va ad arricchire il ricco panorama delle manifestazioni culturali e cinematografiche della regione.

Nell’anno proclamato dall’Onu come quello della luce, Spilimbergo ospiterà tra sabato prossimo e domenica 21 giugno la prima edizione delle “Giornate della luce - Omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano”, realizzata da Regione, Turismo Fvg, Comune di Spilimbergo, Ascom e Confartigianato di Pordenone. La manifestazione, presieduta da un grande maestro della fotografia, due volte candidato all’Oscar, come Dante Spinotti e curata dal punto di vista artistico dall’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni e dal presidente dell’associazione Il Circolo Donato Guerra, festeggia idealmente le giornate più luminose dell’anno, quelle del solstizio d’estate, all’interno di una cornice d’eccellenza: Spilimbergo città del mosaico e di grande tradizione fotografica. L’articolato programma delle “Giornate della luce” – con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari, percorsi espositivi, eventi collaterali, che sarà svelata domani, alle 12, nella sede della Regione, ad Udine, alla presenza del vicegovernatore Sergio Bolzonello – culminerà nell’attribuzione de “Il quarzo di Spilimbergo - Light award”, primo premio per la fotografia di un film italiano dell’ultima stagione. Nelle mani del vincitore, domenica 21 giugno, andrà un’opera realizzata dal maestro di mosaico Rino Pastorutti.

«E’ un festival che assume un'importanza ancora maggiore per noi spilimberghesi – sottolinea Donato Guerra – anche per la sua location, il “vecchio” cinema Miotto, su cui nei prossimi mesi calerà il sipario». Non un addio, ben si intende, ma un arrivederci, considerato che, come annunciato dallo stesso primo cittadino Renzo Francesconi, in autunno prenderanno il via i lavori di riqualificazione dello storico teatro. Era il settembre 2012 quando l’esecutivo spilimberghese diede il via libera al progetto definitivo, redatto dagli architetti Ado Furlan e Vittorio Perini. Si pensava che il 2013 potesse essere l’anno buono per l’avvio di una prima fase della ristrutturazione. Le cose sono andate diversamente, nonostante, per il primo lotto, il Comune abbia già in cassa un contributo regionale che attende d’essere investito. Un cantiere del valore complessivo di un milione 150 mila euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:teatri

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto