L’addio alla nonna da Sydney: «Te ne sei andata troppo presto»

MANZANO. Quella tra nonna Lidia e la nipote Valentina è la breve storia di un legame così forte che nemmeno migliaia di chilometri potevano sciogliere, è la promessa di un affetto inestinguibile, anche se il destino decide che, per una ragazza che va in Australia per migliorare il suo inglese, è la nonna a dover partire per sempre.
Lidia l’aveva osservata andare via, un po’ preoccupata per i chilometri che le avrebbero separate da quel giorno, un po’ innamorata di lei, per quel suo essere pronta a sognare ed esplorare il mondo.
La aspettava, cercava sue notizie, ma se la tecnologia – imprescindibile in caso di connessioni oltreoceano – non era il suo forte, nonna Lidia Passone aspettava, paziente: attendeva l’ottobre 2019 per rivedere la nipote, Valentina Cervesato.
Sarebbero stati due anni esatti dal quell’ultimo abbraccio dell’ottobre 2017, quando quella giovane donna – allora 27enne, di Manzano – decise di partire e approdare a Sidney. Il destino ha voluto però che proprio quell’arrivederci diventasse il loro ultimo incontro: Lidia è mancata il 29 giugno, a 93 anni. Forse il dolore vissuto da così lontano diventa più acuto. Forse moltiplica il peso dei ricordi.
Così il grazie di Valentina alla sua nonna, pubblicato sul Messaggero Veneto, attraversa i continenti: «Te ne sei andata troppo presto e io non ho fatto in tempo a rientrare. Sono ancora dall’altra parte del mondo ma il mio cuore è lì con te. Sei stata premurosa, generosa e sempre dinamica. Ti ricordo così… con il profumo della tua torta di mele».
Anche i sapori entrano nell’anima, quando di mezzo ci sono le nonne, e quelle torte sapevano di casa. «Ci metteva qualche ingrediente speciale forse – ricorda Valentina, che lavora in un flagship store di Miu Miu –. Lei era ipercritica, ma era perfetta».
Prima che fra di loro ci fossero 16mila chilometri, le separavano cinque minuti a piedi. «Abitavamo vicine – racconta –. Lei era molto conosciuta in paese: la sveglia mattina presto, andava a prendere il pane in centro a Manzano, si occupava della casa, si prendeva cura di tutti noi.
La domenica era il giorno della messa alle 9». Valentina dopo la laurea in Lingue all’Università di Udine sceglie di partire: prima per Parigi, poi per Sydney. La nonna ha più di un dubbio…
«Ci ho pensato a lungo e lei fino all’ultimo sperava cambiassi idea, mi chiedeva “Sei sicura? ” – racconta –. L’ho salutata quel giorno e poi non ci siamo più viste: sapeva che mi trovavo dove volevo essere, che ero felice della scelta».
La salute di nonna Lidia mostra qualche crepa in primavera. «Contavo di rivederla al mio rientro: la notizia della sua morte mi ha spezzato il cuore».
Soprattutto per la sua impotenza di fronte all’evento: ventiquattro ore di volo non le avrebbero comunque permesso di arrivare in tempo. Valentina rientrerà tra pochi mesi in Italia.
«Questa perdita mi ha fatto riflettere sulle priorità – conclude – e sulla necessità di essere vicina alla famiglia in un’emergenza: il lavoro mi porterà in qualche grande città, ma non voglio più trovarmi così lontana dai miei affetti più cari». —
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