L’aereo dei ragazzi friulani quarto al mondo a Dallas
UDINE. Che quel gruppo di studenti della facoltà di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica, per giunta italiani, potessero competere con i colleghi dei più blasonati atenei di Ingegneria aeronautica o aerospaziale degli Stati Uniti e del mondo non è che andasse giù a molti.
E che potessero piazzarsi ai primi posti in una competizione che ha coinvolto una ventina di Paesi e ben 80 squadre non ci credeva nessuno, forse nemmeno loro. Eppure la pervicacia e la determinazione dei friulani hanno avuto la meglio: la squadra AeroUd dell’università di Udine si è piazzata quarta al mondo nella prestigiosa sfida Sae aerodesign, che si svolge negli Stati Uniti e in Brasile.
Loro sono appena rientrati da Dallas e ancora faticano a crederci. Si chiamano Giulio Aldrin, Luca Furlani, Kevin Altarac, Gian Luca Gori, Fabio Pagnacco, Francesco Fabbro e Daniele Orioli, frequentano il 3°, 4° e 5° anno della facoltà di Ingegneria a Udine.
«Tutto è cominciato nel maggio 2011 - racconta il professor Luca Casarsa, docente di Sistemi energetici – quando uno degli studenti ha lanciato l’idea di avviare la progettazione per realizzare un prototipo di aeromodello radiocomandato. Noi – spiega ancora il docente – non siamo ingegneri aerospaziali, ma la sfida era interessante, così abbiamo cominciato a lavorare al progetto».
Accanto ai sette ragazzi, oltre a Casarsa, c’era anche Marco Giovagnoni, docente di meccanica applicata. I due professori hanno seguito passo dopo passo il loro cammino: una ventina di mesi di lavoro, passando dalla progettazione alla realizzazione del prototipo, che ha volato per la prima volta nell’estate scorsa. Quindi il lavoro di revisione e di perfezionamento per arrivare al prototipo finale del T2.
«Anche solo l’idea di partecipare a quel tipo di competizione era difficile da ipotizzare visto che erano richieste competenze e budget non comuni» assicura Casarsa. E invece è andata bene. Il prototipo ufficiale e il modello di riserva sono stati imbarcati su un aereo e i ragazzi hanno preso il volo per Forth Worth, vicino a Dallas, in Texas. Il primo giorno è arrivata l’ispezione tecnica, quindi c’è stata la presentazione davanti a una giuria di esperti che ha portato il team friulano di futuri ingegneri al terzo posto, piazzamento con il quale si sono aggiudicati un trofeo e la medaglia.
Quindi è arrivata la “duegiorni” delle prove di volo. «Nonostante l’altissima preparazione degli altri concorrenti e il vento forte - racconta Casarsa - ci siamo piazzati al quarto posto. Siamo rimasti saldi ai vertici della classifica a dispetto dei numerosi tentativi di rimontare da parte delle altre squadre. Se l’università di Udine ha potuto partecipare a questa esperienza lo si deve al fatto che abbiamo utilizzato alcuni fondi della facoltà e abbiamo avuto l’appoggio di sponsor come Pratic spa, Spada Viaggi, Myo, Fabbro arredi, Vidoni spa, Italwood e Ideando pubblicità».
Per l’ateneo friulano si tratta della prima esperienza di questo tipo. «Ma, visti i risultati ottenuti, non è detto che non vi possa essere un seguito» annuncia il professor Casarsa. I ragazzi, dal canto loro, si godono il momento di gloria e pensano al fututo di AeroUd, un nome, spiegano, «scelto per attaccamento alla nostra università e alla nostra terra, tanto ricca di storia aeronautica».
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