L’agroalimentare si unisce in un Consorzio
UDINE. Gli attori del paniere agroalimentare regionale si preparano a unire le forze e a dare i natali al consorzio del Tipicamente friulano, pronto ad affiancarsi agli attuali 3 enti consortili del comparto già attivi in regione e votati alla promozione del formaggio Montasio, del prosciutto di San Daniele e dei vini Doc.
A deciderlo, stimolato dall’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Violino, e dal direttore dell’Ersa, Mirko Bellini, è stato ieri un gruppo di associazioni, consorzi e cooperative votate alle produzioni di trota, mela, figomoro, patata, pezzata rossa, prodotti lattiero-caseari, fiori e la “Blave di Mortean”.
Produzioni che, pur di qualità, non vantano marchi territoriali, vale a dire che non sono Doc, ma che grazie all’iniziativa della Regione Fvg potranno presto utilizzare il nuovo marchio Aqua (agricoltura, qualità, ambiente). Rinnovato il logo, che comprende il Tipicamente friulano, e ottenuto il via libera dell’UE non resta infatti che attendere l’approvazione dei disciplinari di produzione perché sulla trota e i prodotti del settore lattiero caseario, solo per citarne due, il consumatore possa trovare il marchio regionale.
Il consorzio vuol essere ora l’ennesimo strumento per rinvigorire la filiera e per dare ulteriore slancio alle tante, eccellenti produzioni del paniere Tipicamente friulano ed è il risultato di 4 anni di attività promozionale condotta dall’assessorato attraverso l’Ersa. Come ieri ha spiegato Mirko Bellini, direttore dell’agenzia regionale, nell’arco del quadriennio i produttori hanno potuto conoscersi, scoprire le rispettive potenzialità, maturare la consapevolezza che il gioco di squadra può fare la differenza.
«Abbiamo promosso l’intero comparto agroalimentare usando come traino il vino bianco e il San Daniele – spiega Bellini –, così, fiera dopo fiera, siamo anzitutto riusciti a far conoscere tra loro i produttori, abbiamo capito su quali mercati puntare, abbiamo lavorato sulla loro capacità commerciale e di promozione». Sforzi, che oggi è compito dei produttori capitalizzare, anche attraverso la creazione del nuovo consorzio.
«Per la Regione sarà un quarto interlocutore – ha detto ieri l’assessore Violino – con il quale saremo in grado di creare una promozione più mirata ed efficace». Ma il fine non è solo promozionale. «È chiaro – ha proseguito Violino – che quando i produttori si troveranno discuteranno anche di politica agricola e di altre questioni».
Come i finanziamenti. Il consorzio sarà infatti utile pure a intercettare risorse pubbliche, come spiega il direttore di Aprolaca, Massimo Caiazzo: «I contributi non si possono infatti più dare a enti che già ricevono a esempio risorse attraverso il Psr. Bisognava quindi trovare un’altra forma per essere finanziati e fare manifestazioni per la promozione dei prodotti del paniere».
Il consorzio pare la risposta.
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