Laguna, Menchini: ecco i soldi spesi e quelli disponibili
MARANO LAGUNARE. È stato l’ultimo commissario delegato in ordine di tempo (il terzo, dopo le due precedenti gestioni “politiche” di Paolo Ciani e Gianfranco Moretton) e quello con il quale la lunga stagione emergenziale (dieci anni, a partire dal 2002) è stata chiusa “d’imperio” con decreto del premier Monti. E così, ora che la Guardia di finanza sta facendo ordine nella contabilità della struttura commissariale, nell’ambito della stessa inchiesta della Procura sui circa 100 milioni di euro di finanziamenti pubblici erogati dal ministero, Gianni Menchini interviene con dati alla mano, per chiarire a sua volta la correttezza e trasparenza del proprio operato.
L’occasione arriva dalla recente verifica effettuata dalle Fiamme gialle alla Banca d’Italia di Trieste, dove il Commissario aveva aperto il conto. «Come già effettuato per gli aspetti tecnici e amministrativi - fa sapere il difensore di Menchini, avvocato Rino Battocletti -, alcuni mesi fa si è prodotto al pm il quadro della situazione economica, aggiornato al 25 giugno 2012, data del passaggio della gestione contabile al nuovo responsabile, al tempo assessore regionale all’Ambiente. Nei dieci anni di attività, risultano erogati dallo Stato e dalla Regione finanziamenti pari a 90.868.005 euro, di cui 40.510.027 ancora disponibili alla data indicata su un conto dedicato alla Banca d’Italia di Trieste».
Da qui, il calcolo della spesa complessivamente sostenuta «per gli interventi realizzati di caratterizzazione dei sedimenti lagunari, di sicurezza della navigazione (cassa di colmata e dragaggio canali) e di risanamento ambientale (area Caffaro): 50.357.978 euro, ogni onere incluso. I provvedimenti di impegno di spesa del Commissario delegato - conclude il legale - erano soggetti al controllo preventivo della Corte dei conti del Fvg dal marzo 2011, in ossequio a quanto disposto da normativa nazionale». (l.d.f.)
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