Laipacco assediata dal traffico pesante e strade dissestate FOTO

La protesta del quartiere periferico di Udine per l’eccesso di transiti «Una situazione pericolosa e caotica, qui tutti sfrecciano»

UDINE. Non è la prima volta che gli abitanti nella zona fra Udine est e Udine sud fanno sentire la loro voce per segnalare problemi riguardanti la situazione nei loro quartieri. Il caso più eclatante chiama in causa l’ormai famosa (e per il momento irrisolta) questione del passaggio dei treni che taglia in due un’ampia zona, causando molti disagi a chi vive da queste parti.

Adesso a chiedere adeguata attenzione è la frazione di Laipacco, che appare sempre un po’ marginale rispetto alla città e al suo centro. Denis Lodolo e Maria Stella Masetto Lodolo, a nome del comitato che si definisce “No Tav - No Car - No Tir”, hanno inviato una nota nella quale riassumono così i termini della vicenda: «Abitavamo in un quartiere felice, fino a quando la viabilità, al primo semaforo di via Cividale, è stata dirottata con un cartello indicatore che segnala la direzione di Laipacco. La grande scoperta è stata che l’ingresso per Udine si effettua da via Cividale entrando da via Tolmino e proseguendo in via Premariacco, poi si sfreccia in via Laipacco in quanto non ci sono né semafori né aiuole spartitraffico né rallentatori, quanto meno gli odiati passaggi a livello».

In questo modo, continuano i due cittadini, si è determinata «una situazione vergognosa e particolarmente pericolosa e caotica nel centro del nostro quartiere dove centinaia di autovetture corrono nei rettilinei della zona senza la minima preoccupazione di venir sanzionati per mancanza di polizia municipale o di carabinieri che controllano il traffico».

«Questa frazione - continua la lettera - sta diventando veramente un autodromo dove non esistono regole da rispettare e dove la segnaletica stradale, che stabilisce la velocità dei 30 chilometri orari, appare solamente come cartellone pubblicitario. Strisce pedonali inesistenti; marciapiedi intesi come ciclo-pedonali apparenti; illuminazione tramontata. Gli abitanti che devono percorrere questa strada iper-trafficata devono improvvisare gli attraversamenti senza alcuna sicurezza».

«Ma il vero dramma - aggiunge la lettera che elenca i problemi nella viabilità a Laipacco - sono i mezzi pesanti che utilizzano questo ingresso per arrivare a Udine attraversando le sopra citate vie Cividale, Tolmino, Premariacco, per andare a finire appunto a Laipacco. E allora troviamo strade dissestate e massacrate dai mezzi pesanti che staccano blocchi di asfalto mentre articolati e autotreni fanno manovra pericolosamente in un fazzoletto di incrocio. Nella strettoia del paese l’autobus e i passeggeri rischiano giornalmente la vita nell’imbattersi in questi autotreni che dovrebbero limitare la loro velocità in tutta la via. Invece sembra di essere in un rodeo, dove i furgoni industriali e i mezzi pesanti invadono la carreggiata. Per sanare questa condizione è importante e urgente allora che l’amministrazione comunale prenda ampia visione della situazione e assuma seri provvedimenti».

La conclusione della lettera appare infine come una sorta di autentico appello perché vi si dice: «Aiutateci attraverso concrete prese di posizione affinchè Laipacco possa essere liberata dal passaggio dei mezzi pesanti. Non vorremmo mai che i cittadini, esasperati, bloccassero il traffico in paese per una seconda marcia simbolica e forse sicuramente più eclatante di quella decisa mesi fa per chiedere la dismissione dei passaggi a livello».

 

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