Lancio in grotta Gigante con il paracadute

TRIESTE. Sette secondi possono essere un attimo oppure durare un’eternità. In questo caso hanno rappresentato il tempo necessario a David Cusanelli, di professione “base jumper”, per realizzare un’impresa da record: essere il primo uomo al mondo a lanciarsi col paracadute in un “ambiente confinato” – nello specifico all’interno di una grotta – da un’altezza di circa 100 metri.
Il salto da Guinness dei primati è avvenuto ieri mattina, alle 10.30 precise, da una passerella posta in cima alla Grotta Gigante, la cavità turistica aperta al pubblico più grande al mondo. Un salto estremo curato nei minimi dettagli e realizzato alla perfezione, che ha consentito a Cusanelli di atterrare sulla superficie della caverna tra gli applausi degli organizzatori dell’evento e dei pochi fortunati che hanno potuto assistere all’impresa con il fiato sospeso.
«Tutto è andato come previsto, una sensazione meravigliosa – ha detto a caldo Cusanelli –. Saltare in mezzo a queste pareti comporta difficoltà maggiori rispetto a un lancio all’aperto, ma anche emozioni decisamente particolari: per fare questo mestiere servono coraggio, preparazione, passione ed umiltà. Paura? Beh, quella c’è sempre, in fondo siamo uomini».
Originario di Sepino in provincia di Campobasso ma residente ad Alessandria, 35 anni, Cusanelli – soprannominato “Batman” per le sue evoluzioni estreme – ha all’attivo già un migliaio di lanci effettuati da ben 200 “location” diverse, come palazzi, pareti, cascate, ponti ed antenne. Una passione nata dalla sua esperienza militare nel corpo dei paracadutisti della Brigata Folgore, ma cementata alcuni anni dopo, esattamente nel 2006, con l’ingresso vero e proprio nel mondo dei lanci estremi.
«Questa impresa, ideata un anno fa, è stata studiata e preparata in questi mesi attraverso tutta una serie di collaudi affinché nessun particolare fosse lasciato al caso. Ciò che mi spinge a intraprendere queste sfide è la voglia di provare sensazioni meravigliose come quella di lanciarsi dalle vette e volare come le aquile: rendere concreto insomma quello che, nell’inconscio, è il sogno che un po’ tutti hanno sempre avuto».
Puntuale anche la macchina organizzativa che ha permesso che l’evento si svolgesse in piena sicurezza: presenti gli uomini del Soccorso alpino e speleologico del Fvg e quelli della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, il gruppo speleo della Società Alpina delle Giulie, con in testa il direttore della Grotta Gigante Alessio Fabbricatore.
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