L’antico diario di Gigante raccontò anche la guerra

TRIVIGNANO UDINESE. La locale scuola primaria è a lui intitolata. Ma non sono in molti a sapere chi fosse Michele Gigante. Maestro elementare, colto intellettuale e letterato, visse dal 1862 e il...
Di Monica Del Mondo

TRIVIGNANO UDINESE. La locale scuola primaria è a lui intitolata. Ma non sono in molti a sapere chi fosse Michele Gigante. Maestro elementare, colto intellettuale e letterato, visse dal 1862 e il 1935. Fu una figura di riferimento per l’intero paese dove insegnò per oltre quarant’anni. E, in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua scomparsa, la parrocchia di San Teodoro ha deciso di curare la pubblicazione anastatica del suo diario. Michele Gigante infatti, durante la Grande guerra, annotò quanto stava succedendo in paese proprio affinché ne restasse memoria.

Si tratta di una testimonianza assai preziosa, di un uomo che aveva ben chiaro chi fossero i “nemici” e che, non a caso, intitola il suo quaderno “Trivignano sotto la verga dello straniero 1917-1918”. E così racconta l’ingresso degli “austro-tedeschi” in paese, il furto delle campane, le vicissitudini patite dai paesani, i saccheggi perpetrati dagli ungheresi. «Nell’ultima decade di quell’infausto mese, tutte le sere verso est-nord-est, sulla linea del fronte dell’Isonzo, – scriveva Gigante – il cielo era tutto in fiamme come un’aurora boreale; di tratto in tratto si udivano tremendi scoppi, detonazioni ora lontane ora vicine…».

Insomma, uno sguardo diretto di quanto accadeva nella piccola comunità di Trivignano, dalla rotta di Caporetto alla fine della guerra, narrato in prosa assai curata. «Uccidevano – continuava – a colpi di baionetta i maiali; requisivano i bovini senza lasciare un buono: per non dire delle busse, delle ferite, degli stupri…». Il maestro raccontava del coprifuoco, delle requisizioni di beni e del divieto di riunirsi. Dedicava ben due pagine al coraggio e alla “laboriosità” delle donne. Scritto in bella e attenta grafia, il diario contiene anche composizioni poetiche (tra cui un sonetto a Trivignano), cita documenti storici, allega i buoni della Cassa Veneta “emessi durante l’invasione del Friuli”… L’appuntamento per ricordare la figura e le opere del maestro è fissato per oggi, alle 20.30, nella sala parrocchiale. Il suo profilo storico e letterario sarà tracciato dal professor Ferruccio Tassin. La serata sarà impreziosita dai canti della Schola Cantorum di Trivignano, ma anche dall’intervento degli alunni della primaria che metteranno in scena alcuni episodi narrati nel diario.

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