L’arciduca Markus in visita alla mostra sugli Asburgo

Domani in città il pronipote dell’imperatore Francesco Giuseppe Nella rassegna i quattro secoli di governo della contea di confine
Di Emanuela Masseria

La storia spesso si ripete, anche se il tempo cambia totalmente le sue forme. Un processo eterno che tornerà a proporsi domani, quando l’arciduca Markus Asburgo Lorena, pronipote di Francesco Giuseppe, sarà in città per saggiare, ancora una volta, il grande ruolo che la storia ha affidato alla sua famiglia. Non lo farà però da esponente politico, ma semplicemente come illustre visitatore della mostra sugli Asburgo al Museo di Santa Chiara.

Si tratta indubbiamente di un incontro di prestigio per l’amministrazione comunale, che si somma al felice successo di pubblico che l’iniziativa ha già ottenuto, riassumendo come dice il sottotitolo “Quattro secoli di governo di una Contea di confine. 1500-1918”.

L’ospite, atteso per le 17, sarà accompagnato dal sindaco Ettore Romoli, dal conte Filippo Formentini, dai curatori della mostra, Marino De Grassi e Marina Bressan, e da don Alessio Stasi. Sicuramente una certa emozione lo attraverserà nel riconoscere i tangibili segni di un profondo legame tra la città e la sua dinastia, qui simboleggiato da centinaia di oggetti e documenti storici originali, provenienti esclusivamente da collezioni private della città, della provincia e della regione, con la sola eccezione di alcuni documenti che appartengono all’archivio storico del Comune. Da qui forse la presenza di una personalità di rilievo quale l’arciduca Markus che vive proprio nella residenza Kaiservilla, a Bad Ischl, che racchiude tutte le testimonianze storiche dell’impero austro-ungarico.

Un tempo Kaiservilla era la dimora estiva di Francesco Giuseppe e fu proprio qui che, il 28 luglio 1914, venne firmata la dichiarazione di guerra che diede inizio al primo conflitto mondiale. Undicesimo di tredici figli, l’arciduca Markus è il nipote di Maria Valeria, la figlia prediletta dell’imperatore Francesco Giuseppe e di Sissi, e di Francesco Salvatore, a sua volta discendente di Maria Immacolata di Borbone. Nel suo sangue c’è il solido legame di due tra le più grandi casate di fine Ottocento, gli Asburgo d’Austria e i Borbone di Napoli, che nella storia di Gorizia ebbero un ruolo d’eccezione.

A sua disposizione domani ci saranno dipinti, xilografie, incisioni all’acquaforte, disegni acquerellati, manoscritti, manifesti, bandi, libri e giornali in lingua italiana, slovena e tedesca che documentano la complessità e l’originalità delle vicende che hanno segnato a lungo e a fondo la Contea, con speciale attenzione ai fatti del capoluogo, Gorizia, che proprio sotto gli Asburgo assunse il suo ruolo di città di confine.

L’impianto della mostra è cronologico e legato alle azioni politiche di tutti gli imperatori che si sono succeduti sul trono degli Asburgo dal 1500 alla fine della Grande guerra, da Massimiliano I e Carlo V a Francesco Giuseppe e Carlo, l’ultimo imperatore.

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